giovedì 02 maggio 2024

22/01/2024 17:13:38 - Salento - Cultura

Il focus dell’inaugurazione è l’incontro di studio “L’eredità di Taranto. La scultura tra il IV e il III sec. a.C” organizzato su proposta di Francesco D’Andria

Sono in programma mercoledì 24 e giovedì 25 gennaio, nella sala conferenze del Rettorato dell’Università del Salento (piazza Tancredi 7, Lecce), le giornate inaugurale del 45esimo anno accademico della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Ateneo “Dinu Adamesteanu”.

La prima giornata aprirà alle 9, con gli interventi del Rettore Fabio Pollice, a cui faranno seguito quelli del direttore del Dipartimento di Beni Culturali Raffaele Casciaro, del direttore della Scuola Gianluca Tagliamonte, della direttrice del Segretariato Regionale del Ministero della Cultura Maria Piccarreta, della Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce Francesca Riccio e del sindaco di Castro Luigi Fersini.

Il focus dell’inaugurazione è l’incontro di studio “L’eredità di Taranto. La scultura tra il IV e il III sec. a.C” organizzato su proposta di Francesco D’Andria, professore emerito di Archeologia classica dell’Università del Salento nonché Accademico dei Lincei, si pone come prosecuzione della recente mostra «Athenaion. Tarantini, Messapi e altri nel santuario di Atena a Castro», tenutasi fra il 20 gennaio 2022 e il 30 ottobre 2023 presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto. In quell’occasione si presentò in copia la statua colossale di Atena e alcuni importanti frammenti della balaustra in pietra leccese recante il motivo a “girali abitati” (peopled scrolls), rinvenuti nei recenti scavi a Castro.

Queste scoperte pongono ora l’esigenza di una riflessione e di un aggiornamento delle conoscenze sull’arte di Taranto, in particolare sulla scultura, nelle sue relazioni con i diversi contesti culturali del Mediterraneo. Per Taranto il periodo compreso tra IV e III sec. a.C. corrisponde alla sua massima fioritura, segnata in modo indelebile da personalità come Archita, nel campo della filosofia e della politica, e Lisippo, nelle grandi opere di scultura.  Questo periodo di intensa creatività fu avviato a conclusione dopo la sconfitta della polis da parte dei romani nel 272 a.C., sino alla definitiva conquista del 209 a.C.

Il convegno vuole pertanto approfondire le modalità di costituzione e sviluppo delle officine di scultura a Taranto sulla base delle fonti letterarie e dei materiali, in stretta relazione con le committenze pubbliche e private. L’impatto delle creazioni artistiche tarantine sarà analizzato in una prospettiva multidisciplinare, al fine di riconoscere la trama delle relazioni con i diversi ambiti del mondo indigeno e con la realtà centro-italica, siceliota, della Grecia propria e dei grandi centri di produzione scultorea del Mediterraneo.

La pubblicazione degli atti del convegno fornirà inoltre uno strumento ineludibile per una migliore conoscenza di una delle stagioni di maggiore creatività nella storia della Puglia e dell’intero Mediterraneo antico.

«Una tale iniziativa, che vede il coinvolgimento di numerosi e insigni studiosi da tutta Italia e dall’estero», afferma il professor Tagliamonte, «risponde non soltanto ad una esigenza di approfondimento scientifico, ma anche a quella di comunicare all’esterno i risultati delle più recenti ricerche». «Mi è inoltre gradito» aggiunge il direttore della Scuola «ringraziare tutti gli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa».

Istituita nel 1979 e attiva dall’anno accademico 1979-1980, la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici “Dinu Adamesteanu” dell’Università del Salento è una delle più note e frequentate in Italia. Nel corso degli anni ha formato allievi provenienti da tutta Italia, alcuni dei quali ricoprono oggi incarichi di rilievo presso le strutture centrali e periferiche del Ministero della Cultura, università e centri di ricerca.

 









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