sabato 04 maggio 2024

31/03/2012 09:54:35 - Manduria - Politica

«Forse si troveranno anche le risposte legate alla mia decisione di dimettermi»

 
«La commissione ispettiva antimafia? Sono felicissimo per il suo arrivo. Idealmente, è come se ne facessi parte. Io sono dalla parte dello Stato e delle Istituzioni. Nei due anni in cui ho amministrato avevo aperto porte e finestre per avviare una profonda opera di moralizzazione. Ho avuto un rapporto stretto e costante con la Prefettura. Ora, finalmente, si comprenderanno i ruoli giocati dalle varie forze politiche».
Paolo Tommasino, sindaco uscente di Manduria, saluta con piacere la nomina della commissione ispettiva antimafia. Nomina giunta oltre due settimane dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale e, quindi, anche dopo l’insediamento del commissario prefettizio.
«Bisogna riflettere anche su questi tempi» afferma l’ex sindaco di Manduria. «Credo sia giusto che si faccia completamente luce su ciò che accadeva all’interno del Comune. Forse si troveranno anche le risposte legate alla mia decisione di dimettermi, evitando in tal modo di cedere ad alcune “richieste” che mi pervenivano da settimane. Alla base dello scioglimento del consesso non c’è stata una crisi politica oppure una mia presunta stanchezza. Io, dopo aver chiuso con alcuni ex consiglieri di maggioranza, avevo aperto il dialogo a tutte le forze politiche sane che erano presenti in Consiglio, anche di minoranza quindi, disponibili ad affrontare la questione morale e, quindi, a tenere, insieme a me, il timone della città in un momento di tempesta. Invece il centrosinistra non ha voluto neppure avviare un confronto. Ha preferito allearsi con quei consiglieri che io non avevo più voluto nella mia maggioranza. Altro che chiusura del periodo buio, come ha sostenuto il segretario provinciale del Pd. Mi spiace perchè si tratta di un ragazzo e, per giunta, di Manduria. Ma proprio il Pd ha optato per una mossa che sa tanto di oscurantismo. Forse qualcuno non ha capito o non ha voluto capire che era giunto il momento di far … pulizia».
L’ex sindaco è quindi tranquillo.
«Sono più che tranquillo. Io ho sempre preso carta e penna quando ho visto cose poco chiare. Qualcuno si ricorderà che il mio primo atto, dopo l’insediamento, è stato quello di inviare tutti gli atti della discarica di contrada “Cicci” (il cui sito non è stato mai bonificato), alla Procura della Repubblica. Nei primissimi mesi della mia legislatura proprio a Manduria si riunì la Commissione per l’Ordine Pubblico. Sempre nel primo anno, più volte mi sono chiesto pubblicamente come mai ben tre bandi per l’aggiudicazione della Fiera Pessima sono andati deserti… Sono solo alcuni degli esempi della mia massima attenzione verso la legalità e la trasparenza. In ogni caso, anche guardando ciò che è venuto fuori dagli atti dell’ultima inchiesta, è chiaro che, eventualmente, la mafia non può inserirsi in un ente pubblico da un giorno all’altro, ma si incunea lentamente col tempo. Nessuno mai ha avuto da ridire sulla legalità dei miei atti, se non un individuo che, da quel che mi risulta, ha ricevuto tempo fa una condanna a sei mesi per omissioni d’ufficio. Ora, da queste indagini, emergeranno luce e verità su tutto. Ecco perché sono estremamente sereno e contento della decisione di nominare questa commissione».








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