sabato 27 aprile 2024

30/07/2014 10:07:10 - Avetrana - Attualità

L’esito della riunione dell’altra sera ad Avetrana

Un ventaglio di proposte fra le quali cercare di individuare una posizione sulla quale far convergere il sostegno delle Amministrazioni di Manduria e di Avetrana, nonché dei relativi comitati unitari. Posizione che ancora non c’è, anche perché la decisione di ieri mattina del sindaco di Manduria, Roberto Massafra, di inviare una lettera aperta all’assessore regionale Giannini (che pubblichiamo in questa stessa pagina), ha spiazzato il tavolo istituzionale unitario di Avetrana e rischia di dividere le comunità in lotta per evitare lo scarico a mare del depuratore.
Dalla discussione, a tratti animata, sono emersi punti di vista differenti fra i presenti: oltre ad assessori e consiglieri del Consiglio Comunale di Avetrana, anche i rappresentanti di diverse associazioni di Manduria e Avetrana. C’è stato chi ha proposto di convocare, prima di lunedì prossimo 4 agosto (data del secondo confronto con gli assessori regionali Giannini e Nardoni), una seduta di Consiglio intercomunale monotematico, aperta ai consessi di Manduria, Avetrana e Maruggio, per presentare un ennesimo atto deliberativo di rigetto dello scarico a mare dei reflui e (per quel che concerne Avetrana) l’individuazione di un nuovo sito in cui ubicare l’impianto. Difformità di intenti anche sull’opportunità di presentarsi o meno all’incontro di Bari di lunedì, che secondo alcuni non avrebbe senso, visto ciò che è accaduto dopo il primo confronto (qualche giorno dopo è comparsa la piattaforma galleggiante per le indagini stratigrafiche). Per altri, al contrario, è fondamentale proseguire il confronto istituzionale, al fine di verificare sino alla fine la reale disponibilità della Regione di prendere in considerazione le istanze delle comunità del versante orientale della provincia.
Non sono mancate, infine, le proposte di manifestazioni di piazza, da organizzare lungo la litoranea oppure a Bari.
Se il percorso è differente, ad accomunare tutti i presenti è invece sempre il traguardo da raggiungere: evitare che l’incontaminato litorale di Specchiarica possa essere inquinato dai reflui del depuratore consortile con tecnologie antiquate che si vorrebbe costruire a poche decine di metri dalla Riserva Naturale.
Sarebbe estremamente deleterio, infatti presentarsi a Bari con una delegazione monca o con posizioni differenti.









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