venerdì 19 aprile 2024

20/08/2014 17:10:19 - Manduria - Attualità

 Disagi che vengono avvertiti, chiaramente, in modo più accentuato da coloro che abitano nelle vie perpendicolari al corso XX Settembre e nelle aree adiacenti

Il proliferare di piccioni nel centro della città inizia a creare problemi di ordine igienico e sanitario. Disagi che vengono avvertiti, chiaramente, in modo più accentuato da coloro che abitano nelle vie perpendicolari al corso XX Settembre e nelle aree adiacenti.

Uno di loro ci ha inviato una lettera firmata con la quale richiama l’attenzione degli organi preposti a intervenire.

«Si tratta di un problema degli abitanti del centro di Manduria, ma anche di quelle mamme che la sera portano i loro figlioletti a giocare in piazza Garibaldi» precisa Giorgio Marti. «Il problema, una volta attrattiva delle grandi città turistiche, è un uccello che sempre più si moltiplica nella nostra città: il piccione.

L’aumento di questo volatile avviene per l’assenza di predatori, per la possibilità di trovare luoghi adatti alla nidificazione e anche per la possibilità di reperire cibo.

Il problema nelle grandi città artistiche è stato affrontato e risolto: le piazze che prima erano popolate da questo volatile, oggi sono libere perchè i Comuni sono intervenuti allontanando dai centri urbani l’uccello e prendendo seri provvedimenti (multe salate) nei confronti di chi dovesse fornire cibo ai volatili. Nella nostra città, invece, il problema è assolutamente ignorato».

Il nostro lettore si sofferma sui problemi che la presenza di tanti picioni può creare.

«Non sembra possibile che un piccolo volatile possa essere un problema per la città. Non sembrerà vera ma è proprio così: il problema è sanitario ed estetico» prosegue Marti. «Sanitario perchè attraverso gli escrementi di questi volatili si veicolano numerose infezioni batteriche, virali e micotiche (basta fare un giro su internet per averne idea). Estetico con danni alle facciate dei palazzi, alle piazze e anche alle auto in sosta.

Ecco perché è importante che di questo problema se ne parli, affinchè il Comune (il cui sindaco da medico dovrebbe ben sapere) e le autorità sanitarie possano intervenire con rimedi per l’allontanamento dei piccioni e per una maggiore disinfestazione della nostra città.

Personalmente, con scarso successo (forse perchè sono l’unico), di recente ho acquistato un’apparecchiatura elettronica che emette versi di rapaci che, in qualche modo, spaventano e tengono lontano il volatile. Questo è uno dei tanti sistemi che hanno reso possibile l’allontanamento dei piccioni dalle grandi città, mentre da noi, oltre che ignorare il problema, si consente mattina e pomeriggio ad un signore in carrozzella di cospargere con regolarità piazza Garibaldi di chicchi di grano in modo da servire direttamente il cibo agli uccelli, che così non devono fare neanche lo sforzo per cercarlo».










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