venerdì 19 aprile 2024

17/09/2014 17:49:51 - Manduria - Cultura

Il successo nei concerti in diversi Paesi del mondo

E’ diplomato in chitarra classica e sta per diplomarsi anche in mandolino. Proprio esibendosi con quest’ultimo strumento, tipico della tradizione partenopea, ha conquistato, con i brani più popolari della musica napoletana o della musica leggera italiana, il pubblico di mezzo mondo: dall’America latina (Argentina) a quella centrale (Guatemala), dall’Africa (Etiopia, Camerun e Zambia) all’Europa (Irlanda).
Per la sua bravura artistica e per il suo già denso curriculum, nonostante la giovane età (38 anni), Roberto Bascià è stato insignito, l’altro ieri sera, del premio creato dalla Pro Loco e riservato alle eccellenze manduriane (nella stessa serata sono stati premiati anche lo sportivo Francesco Controversa e il poliedrico compositore Ferdinando Arnò).
Bascià, docente presso l’istituto comprensivo “Papa Giovanni XXIII” di Sava, ha riscosso un vasto successo, di pubblico e di critica, in ogni angolo del mondo in cui si è esibito (a volte anche in duo, in trio o in quartetto).
«Mi ha fatto molto piacere, chiaramente, ricevere questo riconoscimento» è il primo commento di Roberto Bascià. «Il mio nome, insieme a quello di altri due concittadini, apre l’albo d’oro del premio alle eccellenze, che spero possa essere da stimolo ai tanti altri manduriani che onorano la nostra città».
L’ultima tournèe ha portato Bascià, poco prima dell’estate, in Argentina.
«Ci siamo esibiti in diversi prestigiosi teatri argentini, proponendo il repertorio tipico del sud Italia in genere) per quartetto a plettro nelle più prestigiose sedi culturali del Paese, tra cui il celebre teatro “El Circulo” di Rosario, tempio sacro della musica e secondo teatro per grandezza in Argentina. Calcare le scene argentine in prestigiose sedi come “El Circulo”, la biblioteca comunale di Rosario, ma anche il “Juan Paul” di Mendoza o il “Maurizio Lopez” di San Luis (tanto per citarne alcuni) è stata un’esperienza emozionante e senza dubbio stimolante».
Così come emozionanti sono state altre esibizioni, come quella in Guatemala, in cui, in prima mondiale, sono state proposte le colonne sonore più belle dei film italiani in un concerto per plettri (il quartetto di cui Bascià fa parte) e orchestra sinfonica (quella del Guatemala).
«Un ricordo speciale di questi miei concerti all’estero? Sicuramente il volto e l’espressione dei bambini dell’Etiopia. E’ per me appagante, oltre al consenso del pubblico, la condivisione delle esperienze, al ritorno in Italia, con le persone che ti vogliono bene».
Il futuro prossimo artistico di Bascià è denso di impegni.
«Le prossime tappe dei concerti mi porteranno in Cina, Spagna, Germania e Malta» prosegue Roberto Bascià. «Inoltre, stiamo lavorando per la registrazione di due cd: uno dedicato al cantautorato (brani eseguiti con plettri: si tratta di un progetto che sto realizzando insieme a Gianni Vico), e l’altro è una raccolta di brani eseguiti dall’Hathor Plectrum Quartet con il tenore Francesco Spedicato».








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