venerdì 19 aprile 2024

19/12/2014 16:26:15 - Provincia di Taranto - Attualità

Il tradizionale presepe vivente, che si ripete a Fragagnano ormai da diversi anni, ha il pregio di riunire una intera comunità

Saranno quattro le rappresentazioni del Presepe Vivente di Fragagnano: potrà essere visitabile il 26 e il 28 dicembre, il 4 e il 6 gennaio.
«Da un’atmosfera affascinante, permeata di odori caratteristici, di musiche, di cori e che conferisce un senso di mistero e di suggestività ad un paesaggio già ricco di incanto per posizione geografica e per la cura con la quale gli organizzatori tutti lo “sottraggono” alle tenebre, popolandolo, come per magia, di vocìi di donne, di risa di fanciulli, di crepitìi di fuochi, di echeggi vari, irradia il messaggio di pace, gioia e giustizia di cui il mondo odierno ha particolare bisogno» è scritto in una nota del comitato promotore.
Il tradizionale presepe vivente, che si ripete a Fragagnano ormai da diversi anni, ha il pregio di riunire una intera comunità: molti giovani partecipano alle fasi organizzative del progetto mettendo a disposizione le loro capacità e la loro creatività, altri intervengono come figuranti, sfatando la diffusa convinzione secondo la quale i nostri ragazzi non sono abituati a prendere parte attiva alle iniziative della comunità e ad interagire operativamente ed emotivamente con gli anziani (veri depositari viventi della tradizione) per una condivisione di competenze e di esperienze.
«In virtù di tale collaborazione e spirito di solidarietà, il presepe offre ai visitatori immagini di antica quotidianità, di quella storia vera cha ha caratterizzato, fino a pochi decenni fa, la nostra civiltà contadina: suppellettili e attrezzi vari, “tirati fuori” da rimesse e vecchie cantine, arredano gli ambienti rurali, ricostruiti, con dovizia di dettagli, in funzione degli artigiani che li devono abitare» si legge ancora nella nota.
Le comparse superano abbondantemente le 100 unità.
«Girando per i capanni, si possono assaggiare le pettole, le bruschette, siero e ricotta prodotti sul posto; si può assistere alla macinatura del grano, alla produzione di pasta fresca, all’intreccio di cesti e panieri, alla forgiatura di ferri vari.
Non mancano i Re Magi, il re Erode, i soldati romani e scene di vita bucolica, secondo come ci tramanda il Vangelo di San Luca.
Insomma, il nostro presepe vivente propone il vero senso del Natale attraverso la vita semplice di altri tempi, riscoprendo usanze dimenticate e costumi e sapori di vita tramontati, dove affondano le nostre radici, per cercare di mantenerli vivi e presenti nella memoria storica della nostra terra e per la trasmissione dell’identità e dei valori che la determinano».









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