giovedì 18 aprile 2024

19/12/2014 16:29:49 - Manduria - Attualità

Quanto accaduto nell’ultima seduta del Consiglio Comunale lascia indifferente la maggioranza

Si continua ad andare avanti, come se nulla fosse accaduto e anche se si è in buona sostanza costretti a navigare a vista.
Le defaillances accusate nelle ultime sedute di Consiglio Comunale (due importanti delibere di giunta revocate in aula, su iniziativa della minoranza ma con i voti determinati di alcuni consiglieri di maggioranza, nonchè l’assenza sovente del numero legale) sembrano non riuscire neppure a scalfire la volontà della coalizione, già oggetto di un profondo “rimpasto” nel luglio scorso (cioè a poco più di un anno dal suo insediamento), di proseguire per la propria rotta. Si va avanti, in una mare estremamente increspato e con un “equipaggio” che spesso rema in direzioni diverse e che non brilla neppure per dialogo.
Può accadere, allora, che una delibera dell’assessore alle Finanze possa essere emendata dal sindaco Roberto Massafra dopo che la minoranza ha fatto notare che avrebbe inciso negativamente su una fascia di cittadini (nel caso delle aliquote della Tasi, i proprietari degli alloggi Iacp). Può verificarsi che un intero gruppo consiliare, fondamentale per la tenuta della coalizione (la Lista Girardi), possa risultare assente in aula, anche se per motivi diversi. Può succedere che un altro gruppo di maggioranza, “Noi Centro”, rappresentato in giunta, voti a favore della revoca di due fondamentali atti dell’Amministrazione: il trentennale project financing sulla pubblica illuminazione e la riorganizzazione della pianta organica, per la quale l’esecutivo aveva previsto il “taglio” e la relativa messa in mobilità a partire dal primo gennaio delle uniche due figure dirigenziali.
Non solo. Avviene anche che, per qualche giorno, lo stesso gruppo di “Noi Centro” decida di ritirare il proprio assessore dalla giunta, evidentemente come forma di protesta verso qualche atto o qualche atteggiamento del resto della maggioranza non condiviso, ma non ben specificato. Poi, all’improvviso, l’assessore ritorna al proprio posto.
Una situazione di confusione e di conflitto, per la quale non si sente l’esigenza neppure di fermarsi per cercare di risalire alle cause del marasma e, magari, per rimuoverle. Neppure l’appello della Lista Girardi, che ha chiesto pubblicamente al sindaco (nel corso di una recente conferenza stampa) di verificare le forze che ancora fatto parte della coalizione, ha avuto ascolto.
Si va avanti, tutti insieme litigiosamente, facendo probabilmente perno su un unico comun denominatore: la maggior parte dei consiglieri comunali (di maggioranza e di minoranza) non hanno alcuna intenzione di mollare il proprio scranno!









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