venerdì 19 aprile 2024

02/03/2015 20:54:44 - Manduria - Attualità

Su questo tema una interrogazione dell’eurodeputata Rosa D’Amato (5 Stelle)

Il Corpo Forestale dello Stato e gli Uffici Provinciali dell’Agricoltura della Regione Puglia impegnati in controlli a tappeto per arginare la Xylella Fastidiosa.
Le infestazioni sinora si sono verificate solo nella provincia di Lecce, ma gli olivicoltori delle due altre due province salentine sono chiaramente preoccupati. Al fine di impedire la diffusione del parassita e di mantenerlo confinato nella ristretta zona in cui esso ha manifestato la propria sintomatologia sugli ulivi, le adiacenti province di Taranto e Brindisi sono interessate da un’intensa attività di monitoraggio, costante e capillare.
A tale scopo il Corpo Forestale dello Stato operante nelle due province, di concerto con i tecnici dei rispettivi Uffici Provinciali dell’Agricoltura, sta effettuando controlli a tappeto sulla commercializzazione di piante, di uso agrario e no, che potrebbero introdurre il parassita dal territorio del leccese.
L’attività di monitoraggio si svolge a 360 gradi per verificare tutte le possibili vie di importazione del batterio a nord della zona colpita, attorno alla quale sono state create delle “barriere” finalizzate ad impedire la diffusione del patogeno al di fuori della zona in cui la sua presenza è stata accertata. Attorno a questa zona, in cui l’infezione è conclamata, sono state predisposte delle “fasce di eradicazione”, delle “zone cuscinetto” e dei “cordoni fitosanitari”, ognuna delle quali prevede misure specifiche, come il monitoraggio intensivo delle piante ospiti alla ricerca dell’organismo, il controllo delle popolazioni degli insetti vettori accertati o potenziali, interventi agronomici contro gli stadi giovanili dei vettori e controllo delle piante spontanee erbacee.
Nessuno dei controlli finora effettuati ha permesso di accertare la presenza della Xylella, sia nel tarantino che nel brindisino.
Intanto, sull’argomento, l’eurodeputata pugliese Rosa D’Amato (Movimento 5 Stelle), ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea, finalizzata a comprendere meglio la reale efficacia delle operazioni messe in campo per combattere la moria di ulivi in Puglia, facendo luce su eventuali danni connessi all’uso di pesticidi chimici anti-Xylella, e per chiedere la corretta applicazione dei mezzi tecnici biologici alternativi come sancito dall’Unione Europea.
«Occorre fare luce sulle reali cause della moria» è l’auspicio dell’europarlamentare. «Nel luglio 2014, una relazione della Commissione europea faceva notare che, dei 1750 ulivi analizzati, solo 21 sono risultati positivi alla Xylella. La stessa relazione dichiarava che gli ispettori hanno ritrovato nei test infezioni funginee che da sole sono in grado di far seccare gli alberi. Dunque, quali sono le reali cause di morte degli ulivi?».

 

 

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