giovedì 18 aprile 2024

19/04/2015 11:39:38 - Manduria - Attualità

Lo studio legale Relleva verificherà la correttezza degli ultimi atti che hanno portato l’Acquedotto Pugliese ad annunciare l’avvio dei lavori

 
E’ stato conferito allo studio legale Relleva l’incarico di verificare la correttezza degli atti più importanti che hanno portato l’Acquedotto Pugliese ad annunciare l’avvio dei lavori per la costruzione del depuratore consortile, dei collettori di adduzione e scarico, nonché della condotta sottomarina per recapitare in mare i reflui dell’impianto.
La scelta è stata anticipata dal sindaco Roberto Massafra in una mail inviata al coordinamento “No scarico a mare”, poi resa pubblica attraverso facebook.
«Conferiremo l’incarico all’avv. Relleva, già suggerito dal coordinamento, per presentare opposizione al Tribunale Amministrativo Regionale avverso le determinazioni della conferenza di servizi della Provincia per la concessione delle autorizzazioni di propria competenza» scrive Massafra.
Nella mail il sindaco di Manduria stigmatizza il contenuto del comunicato diffuso dal coordinamento la settimana scorsa.
«Constato con piacere che il buon senso sembra prevalere e, nel comune interesse, spero che le posizioni provocatorie e di rottura che alcuni irresponsabili (come ad esempio il consigliere Durante), hanno riportato sulla stampa per conto dei comitati siano state definitivamente censurate e isolate» sostiene Massafra. «Come ho già avuto modo di dire più volte, questo è il momento di fare quadrato con un unico obiettivo e una sola parola d’ordine: no allo scarico in mare. Chi ancora si ostinasse nella disquisizione su quella che ritiene essere la più adeguata soluzione tecnica alternativa alla condotta sottomarina, finirebbe solo col rompere l’unità del movimento, così faticosamente raggiunta, arrecando un danno forse irreparabile alla nostra comune causa. Per questo ritengo che il coordinamento debba sottrarsi alla morsa distruttiva di chi, per proprio tornaconto, volesse imporre la esclusione di chicchessia, a cominciare dalle Amministrazioni comunali e dai sindaci, che, tra l’altro, rivestono la responsabilità giuridica derivante dalla carica che ricoprono, che non può essere delegata, né condivisa».
Ieri sera, intanto, il coordinamento si è riunito nuovamente per stabilire il programma della mobilitazione di domenica sera in piazza Garibaldi, nonchè la scaletta degli interventi che caratterizzeranno l’ennesima manifestazione di protesta. Gli organizzatori stanno sensibilizzando alla partecipazione le comunità interessante agli effetti del rischio dell’inquinamento del mare: non solo manduriani e avetranesi, ma anche i residenti ai centri limitrofi, anche della provincia di Brindisi.









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