venerdì 19 aprile 2024
Accolto il ricorso di undici proprietari di Trepuzzi e Squinzano
Il Consiglio di Stato con ordinanza ha accolto il ricorso.jpg)
cautelare proposto da 11 proprietari di Trepuzzi e Squinzano colpiti da ingiunzioni di abbattimento di ulivi considerati infetti dalla Xylella. La pronuncia, a quanto sostiene l’avvocato che ha formulato il ricorso, Mariano Alterio, è la prima che sospende le ingiunzioni di abbattimento anche delle piante “malate”. Fino ad ora infatti la sospensiva era stata concessa solo per gli alberi del Brindisino, piante sane ricomprese nel raggio di 100 metri rispetto a quelle infette. L’ordinanza cautelare, che non ha un efficacia immediata ma che l’avrebbe qualora dovesse venire meno il sequestro penale delle piante, nell’ambito di una inchiesta della procura di Lecce, è fondata principalmente su alcuni principi: si sostiene che i proprietari non siano stati informati che sui loro fondi si sono svolte verifiche e prelievi sulle piante senza contraddittorio; nessuno degli interessati sarebbe stato posto a conoscenza delle modalità di catalogazione e conservazione del materiale vegetale analizzato; il sistema di individuazione delle piante da eliminare, con riferimento alle coordinate geografiche, non consentirebbe la effettiva corretta eseguibilità dell’ordine in 10 giorni; l’ordine, per altro, non risulta eseguibile nel tempo accordato in quanto è troppo ridotto rispetto al tempo effettivamente necessario per l’intera operazione di eradicazione. Sono state altresì condivise alcune censure degli appellanti, ad esempio quelle sulla irrogazione delle contestate misure fitosanitarie in mancata di univoci risultati delle analisi sugli agenti patogeni responsabili della diffusione della malattia in questione, che corrispondono ad osservazioni poste a fondamento della ordinanza del 28 dicembre scorso, con cui il gip di Lecce Alcide Maritati ha disposto la convalida del sequestro preventivo di urgenza disposto dai pm Elsa Valeria Mignone e Roberta Licci che riguarda di tutte le piante di ulivo destinatarie dell’ordine di estirpazione e taglio in esecuzione del piano dell’ormi ex commissario straordinario Giuseppe Silletti, che figura tra i dieci indagati nell’inchiesta.
cautelare proposto da 11 proprietari di Trepuzzi e Squinzano colpiti da ingiunzioni di abbattimento di ulivi considerati infetti dalla Xylella. La pronuncia, a quanto sostiene l’avvocato che ha formulato il ricorso, Mariano Alterio, è la prima che sospende le ingiunzioni di abbattimento anche delle piante “malate”. Fino ad ora infatti la sospensiva era stata concessa solo per gli alberi del Brindisino, piante sane ricomprese nel raggio di 100 metri rispetto a quelle infette. L’ordinanza cautelare, che non ha un efficacia immediata ma che l’avrebbe qualora dovesse venire meno il sequestro penale delle piante, nell’ambito di una inchiesta della procura di Lecce, è fondata principalmente su alcuni principi: si sostiene che i proprietari non siano stati informati che sui loro fondi si sono svolte verifiche e prelievi sulle piante senza contraddittorio; nessuno degli interessati sarebbe stato posto a conoscenza delle modalità di catalogazione e conservazione del materiale vegetale analizzato; il sistema di individuazione delle piante da eliminare, con riferimento alle coordinate geografiche, non consentirebbe la effettiva corretta eseguibilità dell’ordine in 10 giorni; l’ordine, per altro, non risulta eseguibile nel tempo accordato in quanto è troppo ridotto rispetto al tempo effettivamente necessario per l’intera operazione di eradicazione. Sono state altresì condivise alcune censure degli appellanti, ad esempio quelle sulla irrogazione delle contestate misure fitosanitarie in mancata di univoci risultati delle analisi sugli agenti patogeni responsabili della diffusione della malattia in questione, che corrispondono ad osservazioni poste a fondamento della ordinanza del 28 dicembre scorso, con cui il gip di Lecce Alcide Maritati ha disposto la convalida del sequestro preventivo di urgenza disposto dai pm Elsa Valeria Mignone e Roberta Licci che riguarda di tutte le piante di ulivo destinatarie dell’ordine di estirpazione e taglio in esecuzione del piano dell’ormi ex commissario straordinario Giuseppe Silletti, che figura tra i dieci indagati nell’inchiesta.
Condividi
Notizie che potrebbero interessarti
LECCE - Giornata di studio sugli 'amorosi sensi' di versi e melodie nella canzone europea con la...
Il 19 aprile una tavola rotonda sull’arte della canzone che vedrà coinvolti italianisti e musicologi
Cosa serve per scrivere una canzone?... leggi
SANTA MARIA DI LEUCA - Suor Teresa Lanfranco dichiarata venerabile da Papa Francesco
A renderlo noto il vescovo di Ugento Vito Angiuli: «Il Papa ha riconosciuto le virtù teologali e cardinali della Serva di Dio suor Teresa Lanfranco»
Suor... leggi
LECCE - Donati cuore, polmoni, fegato, reni e cornee di una donna di 43 anni morta a causa di una...
Dopo l’accertamento di morte encefalica, i familiari della donna hanno dato il consenso alla donazione
Donati cuore, polmoni, fegato, reni e cornee di una donna di 43... leggi
MONTESANO SALENTINO - Oggi i funerali dell'appuntato scelto Francesco Ferraro
Il feretro del carabiniere è stato accolto dal picchetto d’onore
Sono stati celebrati oggi i funerali dell’appuntato scelto Francesco Ferraro, che ha... leggi
MONTESANO SALENTINO - Più di 500 donazioni online in memoria del carabiniere Francesco Ferraro,...
«Un amico, una persona straordinaria, eccezionale. Una di quelle persone che ha sempre dedicato la sua vita al sociale»
I colleghi e gli amici di Francesco... leggi
Cucina d'asporto e Catering
con Consegna a domicilio
con Consegna a domicilio