venerdì 29 marzo 2024

09/03/2016 06:18:58 - Avetrana - Politica

«Alle Primarie la gente ha premiato il mio percorso politico coerente»

«Ero fiducioso sull’esito delle primarie. Ero anche consapevole che il margine con Rosaria Petracca sarebbe ristretto. Il mio timore era legato ad una variabile: la partecipazione della gente a questa consultazione elettorale. Se fosse stata limitata, le probabilità del mio successo si sarebbero assottigliate».
All’indomani della sua proclamazione a candidato a sindaco per la lista “Cambiamo Avetrana”, Emanuele Micelli racconta questa sua felice esperienza: ha raccolto il 42,8% degli oltre 1.500 votanti. Un’esperienza che, sulla carta, alla vigilia sembrava in salita.
«A sostenere Rosaria vi erano i tre consiglieri comunali, due componenti del direttivo del Pd, il presidente della Pro Loco, l’associazione “Grande Salento”, Sel e Rifondazione Comunista: uno schieramento indubbiamente molto forte» sono le parole di Emanuele Micelli. «Io ho avuto l’appoggio di tanti giovani e, strada facendo, ho avvertito il sostegno di tanta gente che è lontana dalla politica».
Micelli ha sicuramente raccolto il frutto del suo impegno nel sociale nel corso dell’ultimo decennio: è sempre stato in prima linea in un’opera costante di promozione e valorizzazione turistica di Avetrana, prestando anche massima attenzione verso i problemi della gente, attivandosi per la loro risoluzione con tante battaglie.
Per questo un po’ tutti lo indicavano come il candidato a sindaco naturale dello schieramento del centrosinistra. Anche se Micelli si è sempre dichiarato disponibile a consultare per scegliere il rappresentante da contrapporre allo schieramento del centrodestra. Forse, però, non si aspettava di ritrovarsi l’ex sindaco e consigliere provinciale Luigi Conte come sostenitore di una delle sue antagoniste alle primarie. Lui è sempre stato accanto a Conte in ogni competizione elettorale.
«Sono convinto che la gente abbia premiato il mio percorso politico coerente» puntualizza Micelli, evitando di commentare la scelta di Conte. «Io sono nato politicamente nella Democrazia Cristiana: la mia prima tessera è stata proprio quella con il simbolo dello scudocrociato. Lo statista che ho sempre ammirato è stato Aldo Moro. Scomparsa la Dc, ho seguito un percorso coerente: dapprima il Partito Popolare, poi la Margherita, quindi l’adesione all’Ulivo e, infine, l’arrivo al Pd.
Il futuro? Ora inizia un lavoro ancora più importante: preparare nel migliore dei modi l’appuntamento con le Comunali del 2016. Così come recita lo slogan della nostra lista, vogliamo “cambiare Avetrana”».








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