venerdì 26 aprile 2024

29/05/2016 18:19:35 - Provincia di Taranto - Attualità

In provincia di Taranto chiude Grottaglie

Una cura dimagrante per i pronto soccorso: rimarranno attivi soltanto quelli che superano i 20mila accessi l’anno. E dunque, anche se il saldo negativo è di 8 strutture (perché c’è una nuova struttura a Bari) in realtà ne chiuderanno 9 trasformati in Punti di primo intervento territoriali (Ppit) nell’ambito di un generale rafforzamento della rete 118. Farà discutere, e molto, il piano di riordino della rete di emergenza-urgenza che la giunta regionale dovrebbe approvare domani in seduta straordinaria, e salvo rinvii dell’ultimo momento.
Va detto che le chiusure non sono una sorpresa, visto che erano ricavabili già dal Piano di riordino ospedaliero. Scompariranno i pronto soccorso di Lucera, Mesagne, S. Pietro Vernotico, Trani, Canosa, Fasano, Grottaglie, Terlizzi e Triggiano, sostituiti appunto da Ppit anche se non tutti dotati di ambulanza medicalizzata. I Ppit saranno complessivamente 38, sei in più degli attuali Punti di primo intervento: 17 a Bari, 7 a Foggia, 4 nella Bat, 3 a Taranto, 5 a Brindisi e 3 a Lecce. La sostanziale differenza è che mentre il pronto soccorso è gestito dalla rete ospedaliera, il Ppit è una articolazione del servizio 118 in cui lavorano medici convenzionati: devono stabilizzare il paziente e trasferirlo alla struttura ospedaliera più appropriata. Il personale in servizio nei pronto soccorso disattivati non passerà ai Ppit ma andrà a rinforzare i servizi di emergenza.
La Regione ha definito la nuova mappa in collaborazione con l’Agenas, applicando gli standard ministeriali. La prima novità è la nascita del dipartimento regionale del 118, con il compito di coordinare le funzioni di assistenza sul territorio: l’idea è di tener lontani dagli ospedali tutti i casi a bassa gravità, così da diminuire i ricoveri inappropriati su cui la Puglia continua ad essere maglia nera. La classificazione delle strutture di emergenza-urgenza ospedaliera rispecchia, ovviamente, quella del Piano di riordino ospedaliero (è riassunta nel box in alto): prevede un hub per ciascuna provincia, tranne che nella Bat in attesa il nuovo ospedale di Andria. A Foggia l’«hub» è ai Riuniti, mentre San Giovanni Rotondo diventa Dipartimento di primo livello (ma all’atto pratico cambierà poco).








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