venerdì 19 aprile 2024

25/06/2016 19:04:43 - Provincia di Taranto - Attualità

Franco Depascale, dirigente del gruppo politico “Uniti per il territorio – Turco Sindaco”, risolleva alcune osservazioni già espresse dal capogruppo Francesco Turco in Consiglio

«Il nuovo consiglio Comunale di Torricella si è insediato da pochi giorni ma già ci sono argomenti di discussione di assoluta importanza».
Franco Depascale, dirigente del gruppo politico “Uniti per il territorio – Turco Sindaco”, risolleva alcune osservazioni già espresse dal capogruppo Francesco Turco in Consiglio.
«Il primo problema riguarda il mancato rispetto delle quote rosa nella composizione della giunta comunale, così come previsto dalla legge 56 del 7 aprile 2014 (in base alla quale nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico, e quindi, nel caso di Torricella), in giunta dovrebbero essere presenti due donne. Tra l’altro – prosegue Depascale – non risulta esperita da parte del sindaco alcuna istruttoria per la scelta della nominanda che evidenzi l’impossibilità del rispetto della suddetta percentuale. Si fa notare a tal proposito che “non è sufficiente allegare due comunicazioni di rifiuto a svolgere la carica di assessore per ritenersi provata l’impossibilità a garantire la presenza dei due generi, dovendosi dare prova dell’istruttoria sindacale effettivamente espletata per reperire membri di giunta del genere sottorappresentato”, come sostenuto dal Tar di Catanzaro. Inoltre, “l’impossibilità è rinvenibile nel caso in cui lo Statuto non preveda la possibilità di nominare assessori cittadini non facenti parti del Consiglio comunale (per comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti), e nel Consiglio comunale non siano presenti esponenti di sesso femminile della lista del sindaco”».
L’altro problema riguarda, invece, l’assegnazione da parte del sindaco di deleghe a carattere generale e assessorile a consiglieri comunali.
«La delega – continua Depascale – è un provvedimento amministrativo mediante il quale il sindaco trasferisce l’esercizio del potere di adottare gli atti rientranti in una determinata sfera di competenza. Ed è un potere che non può avere il consigliere comunale al quale la legge ammette la possibilità di “delega-incarico ”, ma solo per coadiuvare l’attività del sindaco per compiti specifici e a tempo limitato e i cui provvedimenti faranno capo e saranno sottoscritti solo dal sindaco.
In pratica e in sintesi, il consigliere-delegato studia e approfondisce particolari argomenti e espone al sindaco il suo punto di vista, nient’altro».








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