venerdì 29 marzo 2024

01/10/2016 20:04:37 - Manduria - Attualità

Il movimento “Manduria Migliore” si sofferma su due “tonalità” del “buio” di Manduria

«Il buio della nostra città? E’ un buio materiale e tangibile, provocato dall’incredibile mancanza di un semplice contratto di manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione, ma anche riflesso dell’oscurantismo totale in cui siamo precipitati ormai da mesi se non da anni».
Il movimento “Manduria Migliore” si sofferma su due “tonalità” del “buio” di Manduria.
«Come tutti i cittadini, viviamo, lavoriamo e amiamo Manduria, impegnandoci da tanti ormai anni per darle una nuova generazione di amministratori finalmente alla sua altezza, per concederle una possibilità di rinascere» si legge nella nota di “Manduria Migliore”. «Ecco perché ci addolora vedere il buio che in questi tempi l’avvolge, caratterizzato da una politica opportunista, schiava dei posti, dei numeri sempre risicati e delle poltrone ci ha condotto a questo. Una politica senza ideali e senza progetti».
Il movimento formula una serie di critiche all’indirizzo dell’Amministrazione.
«Ogni giorno vediamo quanto la macchina amministrativa sia immobile e non accenni minimamente a sbloccarsi, anzi. Ed i motivi sono sempre gli stessi: non c’è accordo su nulla, tranne che sul rimanere al proprio posto.
L’esempio della pubblica illuminazione, non a caso, simboleggia perfettamente l’incredibile situazione. E’ infatti ormai oltre un anno che il Comune non ha un contratto con una ditta privata che possa occuparsi dell’ordinaria manutenzione della pubblica illuminazione, con i risultati che sono visibili in tutta la città.
Un’Amministrazione degna di questo nome non avrebbe dovuto consentire che si arrivasse a tanto, anche perché le scadenze dei contratti non sono improvvise. Entreremmo però nel campo della programmazione, della pianificazione, termini a quanto pare sconosciuti nel nostro palazzo di Città. D’altronde, come ebbe pubblicamente a dire un esimio rappresentante di questa amministrazione, “Di troppa pianificazione si muore”: pensiamo non ci sia altro da aggiungere.
Speriamo solo che prima o poi ci si renda conto che così non è possibile continuare, per rispetto ai cittadini ed anche a se stessi in fondo, che si trovi il coraggio di dire basta ed andare a casa.
L’opposizione, che pare ormai essere la “maggioranza”, dovrebbe accettare la sfida lanciata dal sindaco di sfiduciarlo, altrimenti la stessa sarà connivente davanti agli occhi dell’elettorato dei danni provocati da questa Amministrazione e dal suo immobilismo!
A questo punto, per assurdo, anche un commissariamento potrebbe essere preferibile nell’immediato, visto che si occuperebbe almeno dell’ordinaria amministrazione».








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