giovedì 25 aprile 2024

26/10/2016 18:45:39 - Provincia di Taranto - Attualità

“In Commissione abbiamo deciso – dice Turco – di presentare a breve una risoluzione che impegni il governo regionale a portare a livello centrale la richiesta di rendicontazione delle spese farmaceutiche sostenute per il trattamento sull’epatite C all’interno del capitolo investimenti e non in quello dei servizi che, come sappiamo, è fortemente limitato dai vincoli stringenti del piano di rientro sanitario”

 
“L’audizione è stata molto proficua e ha dimostrato che solo attraverso azioni sinergiche possiamo vincere questa battaglia: estendere il diritto alla salute a più pugliesi affetti dal virus dell’epatite C. Un tema sul quale da qualche settimana con il gruppo consiliare La Puglia con Emiliano, non a caso, ha lanciato una locandina social “Diritti per tutti, non per pochi!” (con i relativi hashtag #combattiamoinsieme #epatiteC) al fine di estendere il farmaco salvavita, a prezzi purtroppo ancora proibitivi, a tutti i casi accertati includendo anche quelli meno gravi”.
Lo dichiara il consigliere de La Puglia con Emiliano. Giuseppe Turco, a margine dell’audizione in III Commissione Sanità del direttore del Dipartimento Salute Giovanni Gorgoni, del direttore generale dell’ASL BT Ottavio Narracci e del primario di Gastroenterologia dell’ospedale di Trani William Guglielmi sulla terapia dell’epatite C.
“In Commissione abbiamo deciso – dice Turco – di presentare a breve una risoluzione che impegni il governo regionale a portare a livello centrale la richiesta di rendicontazione delle spese farmaceutiche sostenute per il trattamento sull’epatite C all’interno del capitolo investimenti e non in quello dei servizi che, come sappiamo, è fortemente limitato dai vincoli stringenti del piano di rientro sanitario”.
“In Puglia nei 32 centri specializzati – spiega Turco - vengono trattati annualmente 5mila casi su una platea di almeno 20mila cittadini colpiti dal virus, anche se questa cifra è ancora sottostimata. E sappiamo che nel 95 per cento dei casi c’è un tasso di risposta con la somministrazione di questo importante antivirale. Ma purtroppo i costi di questi farmaci sono ancora troppo esorbitanti e variano dai 20mila ai 40mila euro. E per far fronte a questa insostenibile situazione economica e curare tutti i pazienti, si è deciso di stipulare un protocollo di eleggibilità (di scelta), cioè si possono trattare solo i pazienti più gravi allo stadio f3 ed f4, mentre nulla è previsto per gli f1 ed f2. Quest’ultimi dovrebbero paradossalmente “augurarsi” un aggravamento per sperare di essere sottoposti a questa terapia. Una situazione davvero insostenibile ma spesso tremendamente reale”.
“Per questo - conclude ringrazio il presidente della III Commissione Pino Romano per averci dato la possibilità di affrontare il caso e il capogruppo Pd Michele Mazzarano per aver chiesto e ottenuto le audizioni con personalità qualificate”.








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