Anna Maria De Valerio prende le distanze dalla maggioranza
Pur con numeri estremamente risicati (appena 8 consiglieri), quel che resta della maggioranza approva tutti gli argomenti iscritti all’ordine del giorno della seduta di martedì sera. Senza la presenza in aula dei consiglieri Anna Maria De Valerio e Marco Barbieri (i quali responsabilmente sono rimasti in aula, pur votando in maniera difforme rispetto ai colleghi di “maggioranza”), la seduta, di seconda convocazione, sarebbe stata sciolta: per essere valida serve, infatti, la presenza di almeno 9 consiglieri.
In apertura dei lavori strascichi di polemica fra Pd e Massafra.
«Ognuno di noi è ciò che fa e non ciò che dice: sindaco, la invito a fare, invece di limitarsi a dire» la stilettata della consigliera Maria Grazia Cascarano.
«Resterete nella storia politica come gli Schettino di Manduria» la replica del primo cittadino ai due consiglieri del Pd.
Con in aula una giunta ancora monca (4 assessori su 6), sono stati due i momenti salienti della seduta: l’intervento di Anna Maria De Valerio, entrata a far parte del consesso surrogando il dimissionario Nicola Dimonopoli e l’approvazione della convenzione di adesione al progetto E.L.E.N.A.
«Dopo tre anni ritorno in quest’aula con un ruolo diverso: ho ricoperto la carica di assessore nel primo anno della consiliatura e, ora, entro a far parte del Consiglio comunale» il primo intervento di Anna Maria De Valerio, che sino all’altro ieri risultava la prima dei non eletti della lista “Proposta per Manduria”. «Nella mia esperienza in giunta, ho sempre lavorato in maniera concreta e costruttiva, sostenuta dal sindaco. Oggi, però, non mi ritrovo più nelle posizioni dell’Amministrazione per due ordini di motivi: non condivido la linea politica e la composizione della coalizione (oggi composta da molti consiglieri sconfitti alle ultime Comunali); poi anche per il notevole avvicendarsi di assessori, che non ha consentito di portare a termine i vari programmi. Siedo, quindi, fra i banchi della minoranza e voterò secondo coscienza dopo aver esaminato ogni provvedimento».
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