sabato 27 aprile 2024

17/03/2018 09:08:19 - Manduria - Attualità

Una settimana intensa di fede, tradizione e cultura

 

Dalle “mattre” in onore di San Giuseppe di lunedì prossimo alle rappresentazioni della Passione di Gesù Cristo, quasi tutte concentrate nella giornata di domenica 25 marzo.

Una settimana intensa di fede, tradizione e cultura nelle terre del Primitivo: dalla 48ª edizione della Passione Vivente di Lizzano al Rito dei Santi di Fragagnano, dalle “mattre” (le tavole devozionali) di gran parte dei centri dell’area (in particolare Sava, Lizzano e San Marzano) alla festa patronale di San Marzano, ai tanti altri riti devozionali dei comuni della provincia di Brindisi (Oria, Erchie e Torre Santa Susanna).

Sono stati presentati, l’altro ieri sera, nella sede del Gal-Terre del Primitivo.

«E’ un periodo di bassa affluenza turistica» ha ricordato la direttrice del Gal, Rita Mazzolani. «Abbiamo, però, la possibilità di valorizzare, magari creando un circuito, tutte queste rappresentazioni, ognuna con le proprie peculiarità, che rappresentano lo specchio della genuina cultura locale. Potrebbero, ovvero, costituire un richiamo per tanta gente, che potrebbe scegliere di trascorrere qui da noi questo periodo così intenso di fede e valori».

I rappresentanti delle varie associazioni, che promuovono, con non pochi sacrifici e sforzi, le tante iniziative, si sono poi soffermati sulle caratteristiche e sulle finalità dei riti della prossima settimana. Angelo Nisi per l’associazione “Pietre Vive” di Lizzano, Emilio Pinto per l’associazione di Promozione Umana di Oria e Franco Tomai per la compagnia teatrale di Torre Santa Susanna hanno rimarcato il valore della interpretazione della Passione, proposta per riflettere sul Cristo che passa nella nostra vita e che, a volte, non si riesce a riconoscere, pur camminandoci a fianco: man mano, si fa sguardo, pietà, preghiera, fino al Golgota, fino al luogo dove si innalza quel Legno che ha unito per sempre la terra al cielo.

Molto attesa, come ogni anno, la Passione di Gesù Cristo di Lizzano, che coinvolgerà anche quest’anno circa 150 attori non professionisti e che ha raggiunto uno standard qualitativo così alto da costituire “una espressione viva e vivificante della terra tarantina, con le sue tradizioni, con la sua storia, con i suoi valori e le sue emozioni”.









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