martedì 30 aprile 2024

15/05/2010 19:34:57 - Provincia di Taranto - Politica

«La colpa dei ritardi per il porto di Taranto sono dell’attuale governo»

 
«Nella conferenza stampa tenuta dai consiglieri provinciali del PD è emersa la condivisa esigenza di indirizzare l’azione politica verso il rilancio del porto di Taranto, visto come volano occupazionale e di riconversione produttiva. Nella conferenza è stata stigmatizzata anche la posizione dell’on. Franzoso, che scarica su Pecoraro Scanio le colpe dei ritardi accumulati nelle procedure di approvazione delle opere necessarie al rilancio del porto di Taranto.
L’on. Franzoso scarica sull’ex Ministro Pecoraro Scanio i ritardi, per mascherare la inadeguatezza del suo partito a rappresentare gli interessi di Taranto e dei suoi cittadini. Le opere del porto di Taranto furono inserite tra le opere strategiche nella delibera CIPE 121 del 21 dicembre 2001 come prima applicazione dell’ex Legge obiettivo (L 443/2001). Il progetto preliminare fu approvato con delibera CIPE n 74 del 2003. La concessionaria “Taranto logistica Spa” trasmise al Ministero dell’Ambiente il progetto definitivo, il 29 maggio 2007 e la pubblicazione dello studio d’impatto ambientale, previsto dalla normativa comunitaria, avvenne il 31 ottobre 2007.
La stessa normativa prevede che i soggetti interessati possono presentare osservazioni e la scadenza fu fissata per il 15 dicembre 2007. L’istruttoria tecnica da parte della Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente iniziò il 13 febbraio 2008 e il Governo dell’on. Franzoso al primo consiglio dei Ministri, svoltosi a Napoli nel giugno 2008, dichiarò decaduta la Commissione VIA. Le colpe pertanto sono tutte del Governo di centrodestra e della sua scarsa sensibilità verso le problematiche di questo territorio. Sono trascorsi, infatti, due anni dal giugno 2008 e il progetto definitivo è ancora da approvare presso la nuova Commissione VIA nominata dal Governo di centrodestra. Invitiamo l’on. Franzoso a consultare il sito del Ministero dell’Ambiente, Direzione VIA, per evitare di lanciare accuse infondate.
 
Gregorio Mariggiò

Presidente provinciale del Partito dei Verdi di Taranto









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