venerdì 29 marzo 2024

02/02/2009 10:51:03 - Provincia di Taranto - Attualità

Il motociclista decapitato dopo l’impatto contro i tralicci della segnaletica stradale

 
È morto decapitato dopo l’impatto contro i tralicci della segnaletica stradale, all’ingresso della circonvallazione di Oria.
È stata questa l’orribile fine di Cosimo Andriolo, 33enne di Oria, operaio presso l’Ilva di Taranto, che ieri mattina si trovava a bordo della sua potente motocicletta - una Suzuki Gsx R 750 - quando, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo andando a finire sulle «isole» dello svincolo che ospitano i cartelli della segnaletica. La vittima stava rientrando a casa, lungo la Francavilla-Cellino, e procedeva in direzione Oria. In prossimità dello svincolo di ingresso alla cittadina federiciana qualcosa non è andato per il verso giusto: forse un cedimento dei freni, forse un improvviso animale che potrebbe aver attraversato la strada. Fatto sta che Andriolo - stando ai primi rilievi eseguiti dai Carabinieri - potrebbe aver urtato il guard-rail lateralmente, qualche decina di metri prima dell’impatto, in fase di impostazione della curva. E questo primo urto potrebbe aver scomposto l’assetto del mezzo, mettendo Andriolo nelle condizioni di non né a rallentare, né curvare verso destra quel tanto che gli avrebbe consentito di imboccare la deviazione che immette sulla strada di ingresso al paese. Con la motocicletta probabilmente ormai priva di controllo, il centauro è riuscito solo a spostare di pochi gradi a destra la traiettoria della sua direzione di marcia: troppo per poter restare sulla sua originaria corsia e troppo poco per poter effettuare la svolta a destra. Così è andato dritto verso i pali su cui, da una certa altezza in poi, sono affissi, uno sull’altro, i cartelli azzurri ed a forma di freccia della segnaletica stradale. Andriolo è finito proprio tra i pali che sorreggono quei segnali, trasformatisi per lui in una ghigliottina. Fra quei pali è rimasta anche intrappolata - come si evince dalle foto - la forcella e la ruota anteriore della moto, per la restante parte disintegratasi in più pezzi schizzati in ogni direzione.
Sul posto sono giunti i Carabinieri della stazione di Oria, i Vigili urbani del locale Comando di Polizia municipale. Tempestivo anche l’intervento di un’ambulanza del «118» ma per Cosimo Andriolo, purtroppo, non c’è stato nulla da fare: neanche il casco è servito a qualcosa data la violenza dell’impatto: la testa è stata trovata a diversi metri dal corpo e non si è potuto far altro che avvertire i familiari della vittima, per il triste rito del riconoscimento.
La foto pubblicata a corredo dell'articolo è di Franco Arpa








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