venerdì 03 maggio 2024

08/12/2010 08:01:46 - Maruggio - Attualità

Si terrà sabato 11 dicembre, su iniziativa del Comitato Cittadino Antinucleare

 
Il Comitato Cittadino Antinucleare di Maruggio, in collaborazione con Terrarossa Laboratorio Politico Culturale di Mesagne, organizzano a Maruggio l’11 dicembre un incontro-dibattito pubblico sul business dell’energie rinnovabili. Entrambi (comitato e laboratorio) fanno parte integrante del coordinamento regionale denominato Forum Energia e Territorio Beni Comuni Puglia. Questa iniziativa viene inquadrata nell’ambito delle mobilitazioni che il Forum sta mettendo in atto su tutto il territorio regionale, di cui la manifestazione regionale del 13 novembre ed il successivo presidio presso la sede della Regione sono tra i momenti più vistosi.
Puntualizziamo sin da subito che noi non siamo contrari alle energie da fonti rinnovabili, fotovoltaico ed eolico. Noi siamo contrari all’utilizzo selvaggio e sconsiderato delle fonti rinnovabili che, soprattutto in Puglia, stanno contribuendo ad uno scempio preoccupante del territorio regionale, soprattutto se a questo si somma l’effetto del ciclo dei rifiuti (discariche, inceneritori) e dei megapoli industriali. Ma sicuramente la questione è molto più complessa, poiché si ingranano e coesistono aspetti apparentemente lontani tra di loro: gli enormi interessi delle lobbies, lo sconvolgimento dell’ambiente, le speculazioni politiche ed economico-occupazionali delle economie autoctone.
Per quanto riguarda le speculazioni politiche, è diventata ormai opinione comune considerare che quanto più energia rinnovabile riusciamo a produrre tanto più ci allontaniamo dallo spettro-mostro nucleare. In realtà le cose non stanno sicuramente così, anzi l’enorme produzione energetica da fonti rinnovabili non ha sostituito per niente l’enorme produzione di energia da fonti fossili; a tal proposito si rammenta che la Puglia di per sé ha già un’enorme produzione energetica, tanto che ne esporta quasi il 90% e che quindi non avrebbe bisogno di ulteriori aumenti di produzione che avrebbero il solo effetto di sommare vecchi a nuovi veleni sul territorio.
Per quanto riguarda gli aspetti economico-occupazionali, bisogna ammettere che dietro la costruzione dei megaimpianti energetici ci sono solo gli enormi profitti delle lobbies, foraggiati subdolamente attraverso le bollette energetiche dei cittadini-utenti, profitti raggiunti sacrificando non solo gli interessi collettivi ma l’ambiente intero. In questo modo il ricatto occupazionale intorno ad un’economia agricola autoctona volutamente declassata ed impoverita è evidente: la svendita del nostro territorio, oggi come ieri, a colonialisti di ogni tempo sempre pronti allo sfruttamento per il proprio esclusivo tornaconto.
Non si possono assolutamente concepire o giustificare gli enormi profitti privati a discapito di quello che è legittimamente e giustamente l’interesse collettivo, nonché di tutto quello che si può considerare, come è il caso dell’energia, un bene comune. Solo rivalutando il concetto del libero mercato dell’energia (libero per chi?!), si può immaginare di ripubblicizzare non solo il comparto energetico ma tutti i beni comuni, che proprio perché comuni non appartengono a nessun potente di turno ma all’intera collettività.   
Al convegno interverranno l’avv. Andrea Casamassima, l’ing. Giorgio Lasala e l’agr. Emanuele De Milito
 
Comitato Cittadino Antinucleare Maruggio
Terrarossa Laboratorio Politico Culturale Mesagne
Aderenti al Coordinamento Regionale
Forum Energia e Territorio Beni Comuni - Puglia








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