domenica 05 maggio 2024

11/03/2009 08:26:29 - Sava - Politica

Ecco l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale

 
 
Premesso che il Comune di Sava risulta provvisto di una rete fognaria ad oggi non in esercizio, per le motivazioni di seguito sinteticamente riportate:
nell’ambito dell’emergenza ambientale, per opera del Commissario Delegato – Prefetto di Bari furono progettati ed appaltati i lavori relativi all’impianto depurativo per i reflui fognari prodotti dall’abitato di Sava; le opere di collettamento furono realizzate tra il 1999 ed il 2000 mentre per le restanti opere, a causa di un contenzioso con l’impresa appaltatrice, il Commissario Delegato procedette alla rescissione contrattuale; per intervenuto disposto normativo che vieta lo scarico dei reflui nel sottosuolo, che ha provocato la inutilizzabilità dell’impianto realizzato in territorio savese sulla via per Francavilla F., nel Giugno 2002 lo strumento di programmazione regionale “Programma di Interventi Urgenti a Stralcio del Piano di Tutela delle Acque” ha previsto la costruzione di un nuovo impianto di depurazione a servizio dei Comuni di Sava, Manduria e degli insediamenti costieri di Manduria, con scarico delle acque depurate in un bacino retrodunale, in agro di Manduria, con il rispetto dei limiti allo scarico di cui alla Tab.4 del D.Lgs 152/99; nel progetto redatto l’area individuata per l’ubicazione dell’impianto era in località Specchiarica, mentre il recapito finale era individuato nel bacino retrodunale della Palude del Conte; attesa la particolare valenza ambientale della Palude è stato redatto uno studio di fattibilità al fine di valutare il sistema di scarico a mare, attraverso la realizzazione di apposita condotta sottomarina, con il conseguente conseguimento dei limiti di cui alla tabella 1 del D.Lgs. 152/99;
 
Premesso che, successivamente, con Decreto n.210/CD/A del 19 Dicembre 2005 il Presidente della Regione Puglia On. Nichi Vendola in qualità di Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale ha finanziato la costruzione del nuovo impianto di depurazione a servizio degli abitati di Sava, Manduria e delle marine di Manduria, con scarico a mare attraverso condotta sottomarina e che trattandosi di intervento ad alta priorità per il territorio regionale con lo stesso decreto è stato stanziato l’importo di Euro 11.360.000,00, rinviando il finanziamento della condotta a successivo provvedimento; che per quanto concerne la realizzazione della condotta sottomarina la copertura finanziaria è stata successivamente introdotta, per un importo di Euro 5.100.000,00, nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro in materia di tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche – II Atto Integrativo;
 
Considerato che sul B.U.R.P. n.22 del 5.2.2009 è stato pubblicato l’Avviso di Deposito Studio Impatto Ambientale relativo al progetto esecutivo dell’impianto di depurazione e collettori di adduzione e scarico a servizio degli abitati di Sava, Manduria e delle Marine di Manduria, in piena corrispondenza con le previsioni temporali scaturite nel corso della Conferenza di Servizi tenutasi a Bari in data 19 Dicembre 2008, alla presenza dei Rappresentanti della Regione Puglia, dell’Ente Acquedotto Pugliese e del Sindaco del Comune di Sava; che nella suddetta sede è altresì emerso, con riferimento alla condotta sottomarina, che si è prossimi alla conclusione della relativa progettazione comprensiva di studio d’impatto ambientale;
 
Considerato, inoltre, che nella stessa Conferenza di Servizi sono state fornite rassicurazioni all’Amministrazione Comunale di Sava e, tramite essa, alla cittadinanza tutta sul repentino passaggio all’iter amministrativo conclusivo che dovrà portare alle procedure di appalto delle opere, successivamente alla conclusione dei termini previsti della pubblicazione su richiamata;
 
 
 
 
DELIBERA
 
di cogliere e rappresentare la crescente preoccupazione e lo sconcerto della cittadinanza savese per le iniziative che vanno prendendo corpo nei Comuni limitrofi dalle quali sono emerse determinazioni di contrarietà alla realizzazione dell’impianto di depurazione, con motivazioni sul piano della sicurezza ambientale che appaiono infondate, senza che vengano prospettate soluzioni alternative tecnicamente fattibili e che comunque determinerebbero uno slittamento temporale intollerabile delle tappe conclusive dell’iter amministrativo;
 
di sollecitare le Autorità Regionali competenti a fornire ogni necessaria conferma alle comunità limitrofe interessate circa il livello di sicurezza ed efficienza del progettato sistema di depurazione e scarico fornendo altresì, ove fossero necessarie, ulteriori chiarimenti tecnico-scientifici in ordine alle osservazioni di carattere tecnico e giuridico che dovessero emergere all’interno della procedura per il rilascio del VIA e dell’A.I.A. da parte della Regione Puglia - Assessorato Ecologia e Ambiente, escludendo ogni forma di variante o di riprogettazione;
 
di invitare al contempo le Autorità Regionali competenti a provvedere, senza ulteriori ritardi, all’attivazione di tutte le procedure amministrative con la finalità di conseguire la cantierizzazione delle opere terminali necessarie alla messa in esercizio della rete fognaria esistente in Sava, ponendo così fine ad una situazione divenuta insostenibile sia per gli aspetti legati all’igiene ed alla qualità ambientale che per il grave danno economico ricadente sui cittadini savesi e causato del ricorso con cadenza mensile alle ditte specializzate per il prelievo dei liquami;
 
di avanzare formale richiesta di Conferenza di Servizi per addivenire ad una nuova ricognizione sullo stato di avanzamento dell’intero iter procedurale.
 








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