domenica 05 maggio 2024

18/04/2009 12:25:29 - Sava - Politica

A scrivere è Mimmo Carrieri: ecco il testo integrale della lettera                                             

                                                            
«Eccellenza,
la superficialità sino ad oggi dimostrata da parte di chi in una situazione di “probabile pericolo” per la privata e pubblica incolumità, sarebbe già dovuto intervenire in maniere preventiva e non lo ha fatto, mi ha portato ad interessare la S.E. Ill/ma per gli eventuali provvedimenti che più riterrà opportuno adottare in merito.
   Oggetto di pericolo è la cappella dell’Immacolata ubicata nell’omonima via edificata con il consenso del 6 Aprile 1782 di Sua Maestà Ferdinando IV Re di Napoli.
   Questo meraviglioso piccolo tempio, anticamente luogo di culto dei fedeli savesi, rappresenta per tutta la comunità un monumento storico – culturale di inestimabile importanza che andrebbe salvaguardato ma che sinora è in totale stato di abbandono e degrado. Tra il 1995 e ’98 la cappella dell’Immacolata, che dista circa duecento metri dalla piazza di Sava centro del paese, è stata oggetto di studio i cui risultati furono riportati in un libro dal titolo “Luoghi di culto del vecchio Salento – La Cappella dell’Immacolata in Sava” (Edizione del Grifo – Lecce finito di stampare nel mese di Novembre 1998). In questo libro del quale ne invio stralcio, vengono evidenziate e documentate da foto – scheda allegate, le varie lesioni che la cappella presenta alle mura interne ed esterne.
   A conclusione della relazione tecnica fatta da due studenti universitari della Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze ora Architetti, (marito e moglie) si raccomanda: “di dare inizio ai lavori di consolidamento e restauro quanto prima per scongiurare il pericolo di crollo della cappella dell’Immacolata”.
   Dal ’98 ad oggi sono trascorsi undici anni e mai da allora e prima di allora è stata fatta almeno una pur minima manutenzione. Nell’anno 1996 su richiesta dell’allora sacerdote Don Barsanofio Vecchio, l’Architetto Antonio Dattis presentò un progetto di restauro e consolidamento del fabbricato. Il progetto fu approvato dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e storici di Bari (nota del 6 Febbraio 1997 prot. N° 24292/96 della Soprintendenza (protocollata al N° 8764 del 13 Febbraio dal Comune di Sava).
   A sua volta il Comune di Sava Ufficio Tecnico rilasciava in data 10 Aprile 2001 la CONCESSIONE N° 58 per il “Restauro ed il Consolidamento strutturale della Chiesetta dell’Immacolata”.
   In tutti questi anni nulla è stato fatto ed il degrado ha avuto sempre più il suo sopravvento.
   Nel mese di Marzo 2009 alcuni cittadini mi riferivano di essere stati protagonisti di uno scampato incidente accaduto nel momento in cui si trovavano sul marciapiede nei pressi della Chiesetta. Si era verificata la caduta di alcuni calcinacci del timpano antistante la struttura in cocci di tufo che fortunatamente non colpirono passanti.
   Il data 20 Marzo u.s. inviavo un Esposto sull’accaduto indirizzato tra gli altri al Sindaco di Sava e al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Taranto chiedendo a questi ultimi una verifica sulla staticità della cappella.
 Il 24 Marzo u.s. su disposizione del Comando Provinciale giungeva sul posto una squadra dei Vigili del Fuoco di Manduria, la quale, successivamente a perizia, e dopo aver prelevato dall’alto del frontale della chiesa un consistente pezzo di timpano in tufo che rischiava di cadere (ciò è stato verbalizzato) e averlo consegnato all’Architetto che per conto della chiesa dovrà reinserirlo al momento del restauro e consolidamento, il Comandante disponeva che la parte sottostante la statua dell’Immacolata venisse transennata e che la statua dell’Immacolata, posta in sicurezza “anellandola” al fine di evitarne una eventuale caduta (l’altezza del piano calpestio della statua è di circa 25 metri). Veniva disposto inoltre la collocazione di “vetrini” sulle lesioni delle mura interne alla chiesa per monitorarne le eventuali dilatazioni.
   Purtroppo a distanza di circa un mese ancora non si è provveduto ad inanellare la statua mentre la parte interessata alle transenne, ha ristretto la carreggiata di circa due metri (la totale larghezza misura circa cinque metri).
   La via interessata alle transenne è l’unica arteria stradale (a senso unico) che congiunge il Comune di Maruggio al centro di Sava e, soprattutto il Lunedì, il giorno di mercato settimanale presenta un traffico veicolare molto intenso.
   I pedoni in quel tratto di strada sono costretti a scendere dal marciapiede occupato dalle transenne con il serio rischio di essere investiti dalle auto e moto in transito.
   Per quanto dovrà durare ancora questa situazione di disagio? Quanto tempo dovrà passare prima che la statua dell’Immacolata (che costituisce pericolo) venga anellata?
   Il Comune di Sava ha provveduto ad emanare un Provvedimento di Risanamento e Recupero Conservativo dell’immobile che riveste interesse Storico ed Architettonico?
   Sono delle domande a cui i cittadini di Sava chiedono delle risposte soprattutto dopo gli ultimi fatti luttuosi verificatesi nella città di L’Aquila dove strutture costruite molto più di recente rispetto alla Cappella dell’Immacolata risalente all’anno 1782, sono crollate seppellendo cose e persone.
   In attesa di un intervento di S.E. e di riscontro
 
                                                                                                         Con Osservanza
                                                                                                           Mimmo Carrieri
                                                                                                       Responsabile provinciale
                                                                                                   Settore Ambiente ed Ecologia
                                                                                             C.P.A.- CON.FAVI AV.I. di Taranto








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