giovedì 16 maggio 2024

10/04/2013 07:41:14 - Provincia di Taranto - Politica

Il Pd si lamenta, però non sembra capace di incidere nella politica regionale

 
Doveva essere una «vetrina» per il Pd consiliare, dopo che il capogruppo Pino Romano ha deciso di rilanciarne l’azione avviando le consultazioni con gli uomini sui territori. Ma quegli uomini, cioé i sindaci, quelli che ogni giorno sono costretti a fare i salti sull’ottovolante con il disagio sociale, hanno scelto di cantarne quattro alle scelte del governo Vendola sul piano di rientro e di riordino sanitario. Più che il sindaco di Bari Michele Emiliano (trattenuto dal ruolo, è presidente del Pd pugliese, e dal sodalizio con Vendola sulla nuova giunta), è Mimmo Consales, primo cittadino di Brindisi, a togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
 
Con un mirino tutto puntato sulla gestione dell’Asl di Brindisi, affidata alla manager Paola Ciannamea. Per la quale, insieme ai direttori generali di Lecce (Valdo Mellone) e Bat (Lorenzo Gorgoni), finiti anche loro nel mirino dopo i «blitz» dell’assessore alla Salute nei reparti ospedalieri, la poltrona potrebbe presto cominciare a ballare. «Noi abbiamo denunciato operazioni di macelleria sociale nella conduzione dell’Asl di Brindisi, con scelte assolutamente indifendibili anche per chi rappresenta un partito che è forza di governo - attacca Consales - sia nei Comuni sia alla Regione». Per quelle scelte indifendibili, «da tempo chiediamo un confronto serrato rispetto a scelte penalizzanti per i singoli territori: il confronto con la Regione - scandisce - è fondamentale per voltare pagina».
A maggior ragione, «questa linea di dialogo aperta dal Pd oggi può rappresentare una prima importante sollecitazione nei confronti di Vendola, a cui il Pd intende dire che qualcosa è cambiato rispetto a prima».








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