venerdì 19 aprile 2024

29/07/2009 13:43:51 - Maruggio - Politica

«Il PdL è un partito nel quale le decisioni non spettano ai maruggesi ma ai forestieri»

 
 
Nella seduta del Consiglio Comunale odierna i consiglieri comunali, Anna Molendini e Luigi Saracino, eletti nella lista “Berlusconi per Chimienti” nelle ultime elezioni amministrative, hanno costituito il gruppo “Indipendenti per la Libertà”, designando quale capogruppo Anna Molendini.
«La decisione di abbondare il partito del Popolo della Libertà e il suo gruppo consiliare, - ha dichiarato Anna Molendini - è il risultato finale di un dibattito aperto prima e durante la formazione della lista comunale “Berlusconi per Chimienti”, per la quale abbiamo speso le nostre migliori energie, determinandone la vittoria.
L’origine del dibattito non sta e non stava tra noi e il sindaco dall’altra, ma tra noi e chi ha incartato il Pdl a più riprese: prima, durante e dopo la campagna elettorale. La disputa ha trovato origine nelle stanze di un partito i cui dirigenti provinciali hanno strappato un programma politico-amministrativo per Maruggio che si basava su leali accordi politici preordinati e predefiniti.
Il Pdl è un partito le cui decisioni spettavano e spettano non ai Maruggesi ma ai forestieri. Il destino politico di Maruggio stava e sta nelle mani di gente senza scrupoli. Le dichiarazioni pubbliche rese alla stampa dal sindaco, subito dopo il risultato elettorale, in merito alla formazione della giunta, dimostrarono la sua buona volontà fino a quando, in una tempestosa notte di fine giugno, sono piombati come avvoltoi i forestieri di sempre per lacerare tutto: programmi, organigrammi e, soprattutto, amicizie. In quella notte sono state tracciate le “linee programmatiche” per il nostro paese senza “sentire” la Destra storica di Maruggio.
Poiché le idee, i partiti, i programmi amministrativi e i progetti da realizzare camminano sulle gambe degli uomini e delle donne … non avevamo altra scelta che quella di abbandonare il Pdl.
Questa giunta comunale non è legittima sul piano politico perché è una giunta monocolore, cioè è una giunta che sarebbe dovuta nascere (per sua natura) come giunta di centro-destra, invece è nata come giunta di centro senza la Destra. Quei tali, con la complicità di un manipolo di sciagurati, hanno voluto escludere la Destra di Maruggio, senza la quale (la storia insegna) non si va da nessuna parte.
Non stiamo qui a chiedere come siano andate le cose per la formazione della giunta comunale. Non stiamo a chiedere al sindaco del perché e del come ha voluto o «dovuto» nominare 6 assessori tutti di un colore. Nessuno ci venisse a dire, però, che il Pdl è un partito monocolore, cioè unico. Il Pdl è un partito o dovrebbe essere un partito unitario ma non unico. E qui a Maruggio non ha dimostrato unicità e nemmeno unitarietà. Semmai ha dimostrato di obbedire al Pensiero Unico. Non stiamo a chiedere chi o cosa ha messo nelle condizioni il sindaco a realizzare un'azione contraria agli ideali del centro-destra e dei suoi alleati di Alleanza Nazionale per evitare conseguenze peggiori.
Comunque siano andate le cose riteniamo di poter dire che è stato consumato un sacrificio per evitarne uno peggiore! V’è un dato di fatto: la Destra è fuori dalla giunta. In verità si è tirata fuori dalla giunta per evitare di morire soffocata. E se, abbandonando il Pdl, ha deciso di morire, morirà libera tra uomini liberi. Ecco perché è nato il gruppo “Indipendenti per la Libertà”. “Libertà” non per richiamare il partito del Popolo della Libertà, ma per ricordare a noi maruggesi che questo partito è un partito senza le Libertà, nel quale gli uomini non sono liberi ma prigionieri delle altrui decisioni. Se, poi, alcuni impostori presenti in giunta per lavarsi la coscienza e sentirsi liberi si professano «di Destra», so’ fatti loro. E chi gli crede? Nessuno. Neppure le loro mamme. E se costoro continueranno a dichiararsi «di Destra», saranno illegittimi due volte. 
Questa Destra non doveva trovare residenza nel Pdl. Se la Destra a Maruggio come quella di Torricella, Manduria, Sava e Lizzano è d’impaccio, questa Destra toglie il disturbo… così come è accaduto in queste cittadine dove senza la Destra il Centro Democristiano perde sistematicamente le elezioni comunali e provinciali».
I due consiglieri hanno dichiarato: «il sindaco Alberto Chimienti è il nostro sindaco perché è stato eletto anche con il nostro consenso, ma questa non è la nostra giunta. Il sindaco avrà cinque anni, ma non più di cinque, per meditare se ha fatto una buona giunta o una cattiva giunta, se ha fatto bene o male. Se da parte del sindaco è prevalsa la Ragion di Stato sull’etica e la giustizia, il sindaco avrà avuto ragione sul piano della logica ma non sul piano morale. Comunque sia... giunta e sindaco dovranno lavorare per il bene del nostro paese. Noi, nell’attesa che rinasca il senso morale della politica, approveremo sul piano della ragione le azioni del sindaco di volta in volta. Senza pregiudizi».
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