A porre il quesito sono i portavoce dei Verdi della provincia di Taranto
«I Comuni del tarantino presenteranno le osservazioni
per bloccare le trivelle nel Golfo di Taranto?».
per bloccare le trivelle nel Golfo di Taranto?».A porre il quesito sono i portavoce dei Verdi della provincia di Taranto.
«La provincia di Taranto, già fortemente colpita da fonti di grave inquinamento ambientale che hanno devastato il territorio, deve affrontare un’altra aggressione: le trivellazioni del golfo» ricordano Anna Lisa Montanaro e Vincenzo Fornaro a nome della segreteria provinciale dei Verdi. «Il dilagare di una economia basata unicamente sulla grande industria, sostenuta da quella mala politica che salvaguarda gli interessi di pochi privilegiando i poteri forti, ha impedito e impedisce ancora oggi lo sviluppo di altri settori economici e produttivi, come il turismo, la pesca e l’agricoltura.
Le trivellazioni, in quest’ottica, si pongono come il reiterarsi dello sfruttamento bieco e indiscriminato del territorio, compromettendo gravemente, ancora una volta, la tutela dell’ambiente e della salute della popolazione, impedendo la riconversione economica ed annientando quei timidi tentativi di sviluppo di attività turistiche sulle coste della provincia di Taranto. E non vanno trascurati nemmeno gli effetti negativi che si avrebbero sulla stabilità dell’assetto geologico del territorio, determinando terremoti e fenomeni sismici, così come appurato da recenti ricerche scientifiche.
La scelta di continuare ad utilizzare il petrolio come fonte di energia è una scommessa persa in partenza: gli effetti sull’ambiente sarebbero devastanti. La strada da percorrere è invece lo sfruttamento di energie alternative e pulite, intese come volano di sviluppo e di ricchezza per il territorio, fonte di nuovi livelli occupazionali, nel pieno e rigoroso rispetto dell’ambiente».
Fatta questa premessa, i Verdi si rivolgono a tutti i comuni tarantini che hanno uno sbocco sul litorale.
«A tal proposto, noi Verdi della provincia di Taranto sollecitiamo ed esortiamo i Comuni interessati (Castellaneta, Ginosa, Leporano, Lizzano, Manduria, Maruggio, Massafra, Pulsano, Palagiano e Taranto), qualora non l’avessero già fatto, a presentare le proprie osservazioni sullo Studio di Impatto Ambientale della istanza definita “d3 F.P-.SC” nel golfo di Taranto. Questa azione rappresenterebbe una posizione precisa e un atto concreto per impedire le trivellazioni, a difesa del territorio e delle popolazioni ivi residenti. Non ci si può dichiarare a favore dell’ambiente e poi non sfruttare le opportunità fornite dalla legge per poter manifestare la propria volontà. E questo vale ancora di più per gli enti locali».

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