162 milioni da spendere entro l’anno
assessore all’Agricoltura, Leo Di Gioia, è un rapporto del ministero dell’Agricoltura. Riguarda l’andamento della spesa dei fondi europei per il periodo 2007-2013. E dice questo: la Puglia ha appena 5 mesi di tempo per evitare di restituire a Bruxelles 162,1 milioni di euro.Il Psr 2007-2013 della Puglia vale in totale 1,595 miliardi, di cui 927 milioni sono la quota comunitaria. Significa che per ogni euro speso per il secondo pilastro della politica agricola comune, il 57% arriva da Bruxelles e il resto lo mettono lo Stato e la Regione. Al 30 giugno scorso (ultimo dato disponibile nell’elaborazione di «Rete Natura»), la Puglia aveva speso complessivamente 1,327 miliardi, pari all’83,25% del totale. La programmazione 2007-2013 si chiude il 31 dicembre 2015, e vale la regola del disimpegno automatico: tutto ciò che non si spende, torna a Bruxelles.Va detto che negli scorsi anni tutte le Regioni sono riuscite a evitare il disimpegno automatico di fine anno. E che ad oggi solo la Provincia autonoma di Bolzano è vicina al target di spesa. Ma va anche detto che i pagamenti della Puglia sono inferiori alla media nazionale (83,25% contro 84,95%) e che la percentuale di disimpegno automatico (17,48%) e superiore persino a quella della Sicilia (20,48%) che è considerata maglia nera: non un buon biglietto da visita per la Regione che esprime il coordinatore nazionale degli assessori all’Agricoltura. Nel frattempo, il nuovo Psr 2014-2020 (la cui prima versione è stata bocciata con 640 osservazioni) giace ancora sulle scrivanie di Bruxelles: l’approvazione è stata promessa «entro l’anno». Significa che almeno i primi 6 mesi del 2016 non saranno coperti dai bandi.

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