venerdì 29 marzo 2024

31/10/2018 09:39:23 - Salento - Attualità

Tra grandinate, gelate, Xylella e piogge torrenziali, il quadro è disastroso

 

Il 2018 sarà ricordato come l’annus horribilis per l’olivicoltura pugliese che conta i danni di un clima ostile e impietoso e di calamità naturali di gravità incalcolabili. La stima del danno ormai è salita a un miliardo e 600mila euro, perché al crollo produttivo in termini di olive e olio va sommata la perdita del patrimonio strutturale degli ulivi. Per il ripristino del potenziale produttivo serviranno risorse ingenti e straordinarie». Lo afferma in una nota il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, sottolineando che «alle gelate che hanno colpito a febbraio e marzo le province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia, alle grandinate violente dei mesi successivi, e alla Xylella a Lecce», si aggiunge anche «la straordinaria ondata di maltempo su Brindisi e Taranto» che «ha finito di completare un quadro disastroso».

Per il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti, «va attivato ogni strumento utile ad aiutare gli olivicoltori in una campagna disastrosa». «E' necessario - rileva - che il Piano Olivicolo Nazionale investa e punti su una regione che produce oltre il 50% dell’olio extravergine italiano, per potenziare una filiera olearia che in Puglia vale 750milioni di euro e che ancora nei primi 6 mesi del 2018 ha visto crescere le esportazioni del 2,1% per un valore di 66 milioni di euro».

E’ «forte la preoccupazione di Coldiretti Puglia che la brusca diminuzione di olio extravergine pugliese faccia crescere le importazioni di olio dall’estero». La Puglia, «solo nel primo trimestre 2018 - ricorda l’associazione di agricoltori - ha importato 43,3 milioni di euro di olio extravergine da Grecia e Tunisia, e per questo serve una stretta sui controlli sull'origine dell’olio in etichetta e che sia finalmente completato il percorso del disegno di legge sui reati agroalimentari»









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