venerdì 29 marzo 2024

21/12/2019 09:35:38 - Salento - Attualità

Si parte con Fòcara Festival che ospiterà,  il 17 gennaio, il concerto della band  Nidi d’Arac

 

Saranno i fuochi d’artificio a coronare la Fòcara 2020. L’esplosione colorata con effetti luminosi e sonori  illumineranno l’opera di architettura contadina, la più grande nel bacino del Mediterraneo, che prenderà fuoco il 16 gennaio per la festa di Sant’Antonio Abate a Novoli.  

Dalla fusione dell’arte pirotecnica con la maestrìa contadina nasce un nuovo linguaggio di condivisione: il fuoco buono di Puglia. Per la prima volta, a Novoli, arriveranno infatti le delegazioni dei comuni di San Marco in Lamis con le fracchie e di Castellana Grotte con le fanòve. L’obiettivo è entrare a far parte dell’immenso circuito europeo insieme al riconoscimento da parte dell’UNESCO dei tre poli del fuoco pugliesi.

Durante i festeggiamenti del Santo patrono Antonio Abate per le vie di Novoli arderanno le fracchie, i fuochi che indicano la strada sul Gargano nella notte del venerdì santo e  bruciano senza fumo per illuminare il cammino dell’Addolorata alla ricerca del Figlio, e le fanòve che da 329 anni accendono il cielo di Puglia nella notte di festeggiamenti in onore della Madonna dell’Avetrana, l’11 gennaio, che secondo le credenze popolari salvò i contadini dalla peste. Rito e magia, tradizione  e modernità si rinnovano per celebrare la Rete dei Fuochi di Puglia come attrattore turistico della stagione invernale.

In campo per la città di Novoli anche il progetto nato dalla collaborazione con l’Accademia Belle Arti di Lecce per aprire il cantiere Museo d’arte contemporanea che ospiterà le importanti opere d’arte realizzate per la Fòcara dagli artisti di fama internazionale Jannis Kounellis, Hidetoshi Nagasawa, Daniel Buren, Sislej Xhafa, H.H.Lim, Mimmo Paladino, Ugo Nespolo e Gianfranco Baruchello.

Il cantiere sarà aperto durante i giorni del fuoco con l’esposizione a Palazzo Baronale dal 16 al 19 gennaio.

“La mostra restituisce uno spaccato sulla ricerca artistica compiuta a Novoli negli ultimi 15 anni attraverso le opere di grandi artisti contemporanei,spiega il presidente dell’Accademia Belle Arti di Lecce Luigi Puzzovio. Scultura, pittura, fotografia, disegno e installazione che insieme costituiscono un percorso attraversato da temi quali il rapporto tra l’immaginario naturale e quello culturale, la tensione tra figurazione e astrazione, tra parole e gesti, tra spazio e architettura contadina, i meccanismi della visione e della rappresentazione della Fòcara. Un patrimonio artistico che va valorizzato e che rappresenta la base per il progetto del museo di arte contemporanea nel cuore della valle del negroamaro”.

Il cantiere nasce grazie al protocollo d’intesa siglato tra Comune di Novoli e Accademia di Belle Arti di Lecce che prevede inoltre la premiazione, con borse di studio, degli studenti dell’ultimo anno che esporranno a Novoli il percorso creativo realizzato per i giorni del fuoco. “La sinergia con l’Accademia permetterà di creare qualcosa di concreto,  aggiunge il sindaco Marco De Luca. Il cantiere è la prima fase di un laboratorio di idee che vedrà protagonisti i giovani artisti”.

Ricco il programma degli eventi legati alla Fòcara.

Si parte con Fòcara Festival che ospiterà,  il 17 gennaio, il concerto della band  Nidi d’Arac, il gruppo musicale salentino che porterà sul palco le ultime tendenze tra afrobeat e afrotrap, le canzoni del Sud Italia e l’immancabile pizzica elettronica.

Festa a ritmo di pizzica il 18 gennaio con i gruppi di riproposta popolare: Grippo Folk 2000, I scianari, Fabbrica Folk e Taranta Arneo. E sempre sabato 18 gennaio serata dedicata ai giovanissimi nel nuovissimo spazio tenda con i Dj di Radionorba.

Il 15 gennaio al teatro comunale ospite di Fòcara Off lo spettacolo dedicato a Franco Califano con Claudia Gerini  & Solis  String Quartet dal titolo “Qualche estate fa. Vita, poesia e musica”. Il testo di Sefano Valanzuolo, per sfuggire al tentativo di riproporre stereotipi dongiovanneschi e sottrarsi ai pericoli del raffronto col modello originale, è interamente declinato al femminile. Si susseguono nove quadri  narrati da altrettante voci di donne diverse: personaggi soprattutto di fantasia che raccontano aspetti e storie riferibili, nella realtà, all’uomo e all’artista. Ogni quadro culmina in una canzone di Califano e la musica si pone come didascalia al racconto. L’incasso della serata sarà devoluto in beneficienza alla Caritas.









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