venerdì 29 marzo 2024

10/02/2020 09:58:05 - Manduria - Cronaca

A finire nella rete degli investigatori è stata un’azienda di distribuzione di imballaggi, operante nella città di Manduria, la quale immetteva sul mercato della provincia ionica ed anche in quelle limitrofe

 

Continua incessantemente, anche per l’anno 2020, la campagna controlli finalizzata a verificare la corretta produzione e distribuzione degli “shoppers”, che ha consentito ai militari del N.I.P.A.A.F. Carabinieri (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale) di Taranto, di sottoporre a sequestro amministrativo cautelare, centinaia di migliaia di buste in plastica illegali, pari ad un peso di oltre due tonnellate pronte per essere commercializzate.

A finire nella rete degli investigatori è stata un’azienda di distribuzione di imballaggi, operante nella città di Manduria, la quale immetteva sul mercato della provincia ionica ed anche in quelle limitrofe, “buste per la spesa”, ossia le sportine in materiale plastico che i commercianti forniscono per il trasporto a mano dei prodotti acquistati, non conformi agli standard previste dalla normativa vigente. Inoltre, gli stessi prodotti erano privi di elementi identificativi del produttore nonché marchi e diciture attestanti la loro riutilizzabilità: informazioni necessarie per il consumatore e obbligatorie ai fini del riconoscimento delle buste commercializzabili.

Questo è un ulteriore importante risultato portato termine dai Carabinieri Forestali a difesa dell’ambiente che ha consentito di sottrarre al mercato illegale centinaia di migliaia di buste in plastica non conformi.

I trasgressori, destinatari di sanzioni amministrative che possono raggiungere cifre pari a 100.000 euro, dovranno smaltire i beni sottoposti a sequestro, secondo la normativa vigente (Testo Unico Ambientale) che li qualifica come “rifiuti”.









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