giovedì 28 marzo 2024

15/02/2020 11:43:02 - Manduria - Cronaca

L’uomo, sorvegliato speciale, è accusato di atti persecutori, lesioni, danneggiamento e rapina nei confronti della sua ex convivente e dei suoi familiari

Il personale del Commissariato di Manduria ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 23enne sorvegliato speciale del posto per atti persecutori, lesioni, danneggiamento e rapina nei confronti della sua ex convivente e dei suoi familiari.

Le indagini partite nell’agosto del 2017, dopo la denuncia dei genitori della donna, hanno accertato che il 23enne sia durante che dopo la relazione sentimentale, ha assunto comportamenti vessatori, violenti nei confronti sia della sua ex compagna che dei suoi familiari tanto da turbare la loro quotidianità, provocando stati d’ansia e timore per la loro incolumità e  costringendo così a modificare le loro abitudini di vita

Tale situazione aveva reso necessario per la donna anche il ricorso a trattamenti di sostegno psicologico per il sopravvenire di uno stato depressivo.

Nei numerosi episodi accertati l’uomo aveva più volte percosso e rapinato con violenza la donna, provocandole spesso lesioni e danni fisici. Nei suoi violenti ed oltremodo possessivi comportamenti, aveva preteso di controllare anche il modo di vestire della sua allora compagna, impedendole di uscire liberamente e frequentare amici e conoscenti e di aver sempre contezza dei suoi spostamenti, delle sue telefonate, pretendendo anche di leggere i messaggi del suo cellulare.

Lo “stalker”, per manifestare la sua contrarietà alla fine del rapporto, in un’occasione arrivò ad esplodere dei colpi d’arma da fuoco prima all’indirizzo dell’auto della vittima, poi all’abitazione dei suoi familiari.

Dopo quest’ultimo episodio, i poliziotti perquisirono l’abitazione estiva del 53enne pregiudicato recuperando, nascosta in un armadio della camera da letto, una pistola semiautomatica Beretta cal.9x21, con matricola abrasa e completa di caricatore e 13 proiettili dello stesso calibro.

Alla luce di quanto accertato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente i poliziotti del Commissariato di Manduria lo hanno rintracciato e dopo le formalità di rito lo hanno arresto ed accompagnato presso la casa circondariale del capoluogo.









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