Frequenta la terza media e nel periodo del lock down ha scritto il giallo “Un caso intrigante”
C’è il cadavere, il signor Mikezi. C’è il dubbio: morte naturale o omicidio? C’è un “intrigante” file conduttore, che vede al centro del romanzo un investigatore, il signor Prick, che, come la pallina di un flipper, rimbalza fra gli altri personaggi, abilmente costruiti, provocando un continuo movimento interno al racconto.
C’è poi una scelta originale: l’investigatore spesso si rivolge, direttamente, all’autore del libro, per diradare dubbi sull’esito della sua ricerca del colpevole, che tiene in ansia in lettore sino all’ultima pagina del romanzo. E, infine, il colpo di scena che nessuno si aspetta: trovato il colpevole, un giornalista amico di Prick, la scelta di non assicurare il reo alle patrie galere.
«Dirò che è stato un omicidio, ma che l’omicida è scappato. Spero che il rimorso possa essere peggiore della prigione e che voi capiate ciò che deve essere capito».
Il titolo del romanzo è “Un caso intrigante”: circa una quarantina di pagine con una linea narrativa che si ispira ai capolavori gialli di Agata Christie. L’eccezionalità del lavoro sta nell’età dell’autore: 12 anni. Si chiama Flavio Carlo Chimienti, frequenta il terzo anno della scuola secondaria di primo grado “Francesco Prudenzano” di Manduria e possiede una “penna” particolarmente feconda. La straordinarietà di questo lavoro sta proprio nella capacità di Flavio nel partorire una trama così lineare e ingegnosa al tempo stesso, dove il fatto principale si incastra alla perfezione con eventi apparentemente meno significativi.
Romanzo scritto nel tempo libero nel corso dei duri mesi del lockdown e della didattica a distanza.
«Questo mio figlio è una sorpresa costante. Durante il lockdown lo vedevo sempre preso dal suo portatile, anche quando non c’era scuola e la cosa mi disturbava non poco» racconta la mamma di Flavio. «Poi un giorno lo sento dire: “Mamma, ho scritto un libro, un giallo per l’esattezza”».
Flavio resta umile («Dedico il libro a chi mi ha fatto notare degli errori: pur essendo il mio linguaggio fluido, la mia mente non mi permette di vedere oltre l’ignoto»), ma se il buongiorno si vede dal mattino, questo suo primo lavoro è solo “l’alba” di una carriera ricca di soddisfazioni.
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