venerdì 19 aprile 2024

17/12/2020 17:08:31 - Salento - Attualità

«Cosa accadrebbe se anche in Puglia si facessero più tamponi?»

Di seguito la dichiarazione congiunta dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia (Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini, Francesco Ventola e il capogruppo Ignazio Zullo)

 

“Secondo i dati del bollettino epidemiologico nazionale ieri, 16 dicembre, la Puglia era la seconda regione italiana per numeri di positivi rispetto ai tamponi eseguiti. Una percentuale del 13,62 che la rendeva seconda solo al Veneto 18,99.

“In pratica ogni 100 tamponi somministrati in Puglia sono positivi 13,62, mentre in Veneto 18,99. Questo dato è stato commentato da tv nazionali, anche alla presenza del presidente della Puglia, Michele Emiliano, favorevole al lockdown fra il 24 dicembre e il 6 gennaio, perché (come da lui ammesso) la situazione è decisamente peggiore dei numeri. Ed è cosi, purtroppo!

“Il Veneto, che è la regione che registra più positivi rispetto ai tamponi effettuati, ha adottato una politica di tracciamento a tappeto: quel 18,99 fa riferimento a 62 tamponi ogni 100 abitanti (a titolo d’esempio e per essere più chiari: la Valle d’Aosta ne fa 84 ogni 100 abitanti, praticamente uno screening di tutta la popolazione). In Puglia, dove siamo secondi con il 13,62, vengono fatti molti meno tamponi: 23 ogni 100 abitanti.

“E allora la domanda è: che numeri avremmo in Puglia se anche noi effettuassimo un tamponamento a tappeto come il Veneto o come la Valle d’Aosta? Sicuramente numeri che confermerebbero tutte le nostre tesi puntualizzate nella mozione con la quale richiediamo al Governo il commissariamento della Puglia per inadeguatezza di Emiliano e Pierluigi Lopalco per la gestione dell'epidemia COVID”.









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