martedì 16 aprile 2024

17/01/2021 10:59:49 - Salento - Attualità

«Anche noi abbiamo un cuore. Scusateci non sapevamo della vostra patologia… Scusateci ancora…. I ladri»

Ladri gentiluomini dal cuore d'oro: si conclude con un lieto fine la vicenda di Maria Elena Barile Damiani, la 56enne barese affetta da sclerosi multipla a cui nei giorni scorsi, era stata rubata una Fiat Doblò nel parcheggio mercatale adiacente all’ospedale Di Venere di Carbonara. L'auto era l'unico mezzo per garantirle la mobilità e un briciolo di autonomia vista la sua disabilità. Dopo un post su Facebook lanciato dalla figlia della donna, in cui si denunciava il furto e si chiedeva ai malviventi di restituire il mezzo, la notizia grazie ai social ha avuto un'eco enorme tanto da raggiungere le orecchie dei ladri che, forse per rimorso o forse per la pressione mediatica a cui sono stati sottoposti, si sono pentiti riconsegnando l'auto alla donna con tanto di bigliettino: «Anche noi abbiamo un cuore. Scusateci non sapevamo della vostra patologia… Scusateci ancora…. I ladri». La vettura infatti è stata recuperata nel pomeriggio dai carabinieri a Valenzano che hanno contattato la signora Maria Elena.

A dare notizia del ritrovamento dell’auto e del bigliettino è stata la figlia della donna che ieri nel suo appello sui social aveva scritto: «Mettetevi una mano sul cuore e ridatecela». «Grazie a tutti per averci aiutati» scrive oggi, allegando la foto del biglietto scritto dai ladri e trovato sul sedile.

«Quell'auto rappresenta le sue ali, le sue gambe, il suo unico mezzo di libertà. Quando ce l’hanno rubata abbiamo voluto lanciare un appello perché è di primaria importanza per le esigenze di mia madre. E ai ladri che ce l'hanno restituita sono grata, ma resto amareggiata». A parlare è Rita Damiani, figlia della 56enne barese Maria Elena Barile, affetta da sclerosi multipla, dopo il furto e il ritrovamento dell’auto di famiglia attrezzata per il trasporto disabili. La macchina è stata rubata il 13 gennaio nel parcheggio dell’ospedale Di Venere di Carbonara. Dopo il furto le figlie hanno lanciato un appello social e dopo tre giorni la macchina è stata ritrovata a Valenzano. «I ladri l’hanno lasciata davanti al cancello di una villa - racconta la figlia - e il proprietario, quando se n'è accorto, ha chiamato i carabinieri che ci hanno avvertito». Sul sedile c'era un biglietto di scuse scritto dai ladri. «Abbiamo avuto reazioni diverse - dice Rita - , mia sorella è rimasta molto colpita, io grata ma comunque amareggiata, perché la macchina è così particolare per le attrezzature per disabili e ormai così nota sui social dopo il nostro appello che non avrebbero potuto farci niente». L'auto è stata trovata in buone condizioni, con gli unici danni al cilindretto che i ladri hanno forzato per metterla in modo e portarla via dopo il furto.









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