venerdì 26 aprile 2024

28/02/2021 11:12:10 - Avetrana - Attualità

«Ciò che posso augurare al mio paese è che nasca presto un luogo di confronto e un laboratorio politico aperto a chi avrà la capacità di elaborazione, a chi vorrà essere protagonista consapevole di questa epocale opportunità»

«Avetrana, il mio paese, in primavera (Covid permettendo) andrà a votare per eleggere il sindaco, (o magari la sindaca) i  consiglieri e le consigliere che per i prossimi cinque anni governeranno il processo di ricostruzione economica e sociale del (speriamo quanto prima) post-pandemia.

La fine naturale del precedente mandato amministrativo coincide con questo tempo straordinario che ha visto un cambiamento forzato delle abitudini, lo sgretolamento di reiterate e consolidate certezze e tradizioni sfibrando il già provato tessuto sociale ed economico avetranese.

Se dal punto di vista sanitario siamo stati abbastanza fortunati, non si può dire lo stesso del resto e la nuova Amministrazione che si troverà a gestire la fine della pandemia dovrà avere le idee chiare di cosa e come, rapportandosi con gli enti di livello superiore, c'è bisogno per restituire ad Avetrana e agli avetranesi la serenità sociale e le opportunità di crescita che i futuri piani di ricostruzione governativi metteranno in campo.

Queste considerazioni, che possono sembrare di carattere generale, ci dicono invece in maniera puntuale che occorre approcciarsi alla situazione straordinaria con soluzioni politiche straordinarie, che superino cioè le tradizionali visioni di parte avute negli ultimi decenni in favore di un reale rinnovamento dei metodi e dei linguaggi.

Sono convinto che bisogna definitivamente chiudere capitoli che appartengono a un passato profondamente diverso, che hanno esaurito la loro forza propulsiva e che non possono più in alcun modo rispondere alle esigenze attuali e future.

Non credo nelle 'rottamazioni' di persone nè nelle soluzioni semplicistiche che cercano capri espiatori nell’età o in millantate competenze o peggio ancora conoscenze, credo invece nella potenza del ragionamento e del dialogo, nella capacità dei protagonisti della scena politica attuale di indicare soluzioni di buon senso scevre da inutili e velleitari personalismi.

Anche perchè non ce li si può permettere!

Ciò che posso augurare al mio paese è che nasca presto un luogo di confronto e un laboratorio politico aperto a chi avrà la capacità di elaborazione, a chi vorrà essere protagonista consapevole di questa epocale opportunità».

 

Giuseppe Todisco









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