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27/06/2021 18:55:13 - Manduria - Calcio

Il dubbio: «La difficoltà a trovare imprenditori disposti ad investire è legata all’ormai ultradecennale mancanza dell’agibilità completa dello stadio “Dimitri”?»

«E’ da poco iniziata l’estate, che, come di consueto, ha portato nella nostra Manduria migliaia di turisti, il grande caldo, i vari eventi nelle marine. Quest’anno però ci ha riservato una spiacevole sorpresa: sembra sia ritornato anche quello stato di incertezza circa le sorti del nostro amato UG Manduria Sport.

Era da tempo che non si viveva questa situazione e ciò grazie alla gestione Palmisano, alla quale va riconosciuto il merito non solo di aver centrato una doppia promozione nel giro di 2 stagioni sportive, ma soprattutto di aver ridato visibilità e credibilità a una società storica.

L’attuale contesto di crisi economica scoraggia ogni tipo di grande investimento in ogni angolo del mondo e di questo siamo tutti consapevoli. Ciò di cui non riusciamo a capacitarci è il fatto che una società storica come l’UG Manduria Sport, con matricola 100, che dovrà disputare il campionato di Eccellenza nel glorioso Nino Dimitri, in un paese di 30mila abitanti, non sia appetibile ad alcun imprenditore che possa quantomeno condurre una stagione dignitosa e salvare il titolo sportivo.

Naturalmente noi ultras possiamo fare ben poco, ci chiediamo se una possibile causa vada ricercata proprio nei problemi che presenta lo stadio. In quell’agibilità che manca da più di un decennio e che comporta forti limiti alla capienza totale. O magari nel mancato interessamento delle varie Amministrazioni a una struttura che in passato poteva permettersi di ospitare in notturna non solo partite di calcio, ma anche altro genere di eventi.

Ricordiamo, a distanza di 10 mesi, le promesse elettorali riguardanti lo sport in generale. Sport posto da tutti i candidati sindaci e da molti candidati consiglieri come il punto cardine per il risorgimento di Manduria e dei suoi giovani. Eppure sostegni alle associazioni sportive, sia dal punto di vista delle strutture che delle attività, non se ne sono visti.

Teniamo a ribadire che i nostri comunicati non sono una presa di posizione nei confronti di qualcuno o di qualcun altro, ma auspichiamo che almeno parte della politica si attivi, quantomeno per mettere imprenditori locali e non nelle condizioni di salvare il calcio biancoverde.

Crediamo che questo comunicato rispecchi il pensiero non solo di noi ultras, ma anche di tutto il popolo manduriano. Quel popolo che stava sognando un ritorno in serie D e che ora vede ripiombare l’incubo del fallimento.

Mancano solo 5 anni al centenario e noi tutti vogliamo festeggiarlo, nel nostro Dimitri, da Matricola 100».

 

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