Il presidente Daggiano: «Se l’impianto è comunale e a disposizione della comunità, come sostenuto dal nostro primo cittadino, perché non si prende nemmeno in esame la richiesta di un’associazione che, in via del tutto straordinaria, ne chiede l’utilizzo solo per un giorno?»
L’uso dello stadio “Nino Dimitri” di Manduria sarebbe stato (sinora) negato all’associazione Reunion Manduria.
E’ quanto sostiene, in una lettera aperta, il presidente della Reunion Manduria, Leonardo Daggiano, il quale specifica anche che si tratta di una richiesta una-tantum, in quanto in quel periodo il campo “Don Bosco” (struttura che ospita le loro partite interne) è indisponibile.
Ecco il contenuto integrale della lettera.
«In data 19 febbraio 2024 l’associazione sportiva Asd Reunion, militante nel campionato amatoriale ASI – calcio a 11, attraverso il proprio presidente Leonardo Daggiano, ha protocollato un richiesta al Comune di Manduria, all’attenzione del sindaco e dell’assessore allo Sport. Oggetto di tale missiva è la disponibilità dello stadio comunale “Nino Dimitri” per sabato 2 marzo 2024.
L’impianto è tornato pienamente fruibile e, come sottolineato dal sindaco, a disposizione della comunità, dallo scorso 10 febbraio. La data oggetto della richiesta dell’Asd Reunion non prevede concomitanze in calendario, pertanto lo stadio risulterebbe a tutti gli effetti libero.
L’associazione manduriana chiede in via del tutto straordinaria l’utilizzo dell’impianto sportivo Dimitri per l’indisponibilità in quei giorni del campo Don Bosco, sede abituale dell’Asd Reunion. L’unica alternativa in città resta il Dimitri e, la data in oggetto (2 marzo), non arrecherebbe alcun danno all’Ug Manduria Sport, impegnato tra l’altro, nella trasferta di Massafra, il giorno seguente. Né ad altre associazioni cittadine.
Nonostante le dovute premesse e gli opportuni solleciti, l’Asd Reunion ha ricevuto un primo diniego dalla parte amministrativa, senza le doverose spiegazioni. Se l’impianto è comunale e a disposizione della comunità, come sostenuto dal nostro primo cittadino, perché non si prende nemmeno in esame la richiesta di un’associazione che, in via del tutto straordinaria, ne chiede l’utilizzo solo per un giorno?
Attendiamo lumi dal sindaco e dall’assessore allo Sport».