lunedì 29 aprile 2024

14/04/2024 16:06:56 - Manduria - Attualità

Il suo ricorso è stato respinto in quanto, nell’inviare la PEC, avrebbe dimenticato di inserire, come allegato, il file dell’avvenuta comunicazione della farmacia, che contiene anche il numero della targa della sua auto

Riceviamo, e pubblichiamo, la lettera di un automobilista manduriano, attraverso la quale racconta la propria disavventura: è stato costretto a pagare una sanzione di oltre 100 euro ingiustamente. La lettera è anche firmata. Evitiamo di indicare il nominativo per tutelare, così come richiestoci, la sua privacy.

«Il 6 dicembre 2023 mi veniva recapitata la raccomandata contenente il verbale della Polizia Locale, attraverso la quale mi si contestava che in data 27 settembre 2023 avrei violato l’art. 7 comma 9 e 14 del CdS: alle ore 10,05 con la mia autovettura avrei percorso via Roma, zona a traffico limitato, senza essere in possesso della prescritta autorizzazione.

Ho fatto mente locale e mi sono ricordato che domenica 27 settembre, alle ore 10,05, mi sono recato nella farmacia H 24, in via XX Settembre, per un calo di pressione, essendo portatore di P.M., per un controllo. Al mio arrivo il farmacista mi chiese il numero della targa della mia autovettura per comunicarlo al Comando Polizia Locale. La comunicazione della stessa farmacia veniva inviata con PEC alla Polizia Locale, in data 25 settembre, alle ore 7,22 con elenco di tutte le targhe degli autoveicoli di coloro che si erano recati in farmacia e in questo elenco figurava la targa della mia autovettura oggetto della contestazione.

Ho letto il regolamento che regola la Ztl e per la verità parla di «acquisto medicinali». Ritenendo che la misurazione della pressione fosse assimilabile, ho proceduto a fare ricorso.

In data 31 gennaio presentavo, tramite PEC, il ricorso di che trattasi, consegnato, al protocollo del Comune, alle ore 14,57 del medesimo giorno, dimenticando di inserire l’allegato.

Il giorno 8 febbraio 2024 (4 giorni dopo la scadenza per presentare il ricorso) ricevevo una lettera, a firma del Comandante, senza data e senza numero di protocollo, con la quale mi comunicava l’assenza dell’allegato e che l’ufficio non poteva procedere alla trattazione della pratica.

Lo stesso giorno inviavo l’allegato, ritenendo che fosse una integrazione della lettera inviata il giorno 31, con PEC, ricevuta, dal Protocollo del Comune alle ore 16,02;

Il giorno 25 marzo c.a., alle ore 20,32 ricevevo, tramite posta elettronica, un messaggio, a firma di un ispettore della Polizia Locale, che riportava, in pratica, quello che era contenuto nella lettera del Comandante, facendo riferimento ad una nota dell’1 febbraio e mai pervenuta allo scrivente.

Alla fine, visto il modo in cui era stata gestita la pratica, un po' seccato ho deciso di pagare €102,05 di multa.

A tutt’oggi, nessuna risposta in merito.

Alla burocrazia si aggiunge la cattiva educazione e la presupponenza di non potere mai sbagliare».









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