venerdì 10 maggio 2024

27/04/2024 17:15:43 - Manduria - Attualità

Prima l’inaugurazione del cineclub “La Musidora”, quindi la conferenza del dott. Saverio Fella e l’incontro con il ricercatore e professore dell’Università di Pittsburgh Marco Capogrosso

Settimana intensa di appuntamenti interessanti per il centro di formazione permanente Plinio Il Vecchio. Ecco la sintesi.

23 aprile: serata inaugurale “Musidora cineclub”

Il 23 aprile, in un contorno di luce bianca e pietra antica del palazzo delle Servite di Manduria, La Musidora Cineclub apre le sue porte in un ossimoro prezioso in cui il fascino enigmatico della bella attrice francese da cui prende il nome questa esperienza si unisce al desiderio di apertura, condivisione, trasparenza, comunità.

La Musidora nasce dall'incontro tra il collettivo CloseUp, libero gruppo di libere menti, l'associazione Plinio il Vecchio, partner economico e culturale locale, e l'associazione romana ALDA, partner economico e morale con l'obiettivo dichiarato di contribuire fattivamente alla crescita culturale di Manduria.

La serata inaugurale si apre con il benvenuto della presidente di Plinio il Vecchio, Gabriella Andrisano a cui fanno seguito le parole del vicesindaco e assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Manduria, Vito Andrea Mariggiò, che plaude all’iniziativa augurando a questo tipo di proposte di crescere, corroborarsi e fiorire all’interno della nostra comunità. Ultimi, ma non ultimi, gli interventi di Noemi Simone per ALDA, Valerio Chionna presidente di CloseUp e Alessio Gianmario, curatore della Rassegna Cinematografica.

Primo piccolo ma grande assaggio sullo schermo è il cortometraggio “La Sposa” del regista brindisino Dario Di Viesto, che introduce l’opera accompagnando gli spettatori indietro al germinare dell’idea e al mondo delle piccole produzioni.

24 aprile: dr. Saverio Fella “Il pesce ed i prodotti della pesca – Parte II”

Dopo una breve introduzione e riepilogo della conversazione precedente, con lo steso tema, il dr. Fella ha iniziato a parlare dei metodi di conservazione del pesce.

Conservare il pesce in modo appropriato è un aspetto molto importante sia dal punto di vista igienico, sia gustativo nonché economico (riduzione degli sprechi per mal-conservazione).Il pesce può essere conservato in molti modi, alcuni dei quali antichi o tradizionali ed altri innovativi o tecnologici:

Refrigerazione

Congelazione

Surgelazione

Inscatolamento

Affumicamento

Salatura a secco

Salatura in umido

Essiccazione

Ha illustrato i vari tipi di cottura del pesce ponendo l’attenzione sui pesci velenosi o comunque pericolosi per l’uomo. Ha poi parlato dei pericoli fisici, chimici e biologici. Ha detto di porre molta attenzione all’anisakis che è un’infezione parassitaria del tratto gastrointestinale causata dall'ingestione di prodotti ittici crudi o non sufficientemente cotti, di cui l’uomo è ospite accidentale.

Ha concluso con l’argomento dell’abbattimento, soprattutto per quanto riguarda il consumo di pesce e/o prodotti ittici crudi e del fatto di saper leggere le etichette, accennando, al termine, alle proprietà dietetiche del pesce.

26 aprile: incontro intervista con il dr. Marco Capogrosso – ricercatore e professore Università di Pittsburgh

Il dottor Capogrosso, è intervenuto salutando e ringraziando i presenti ed ha iniziato a parlare della sua “avventura” di studioso e professore alla Pittsburgh University.

È partito da Manduria, subito dopo la maturità scientifica, per l’Università di Pisa dove si è laureato in fisica. Ha proseguito gli studi presso l’istituto S. Anna, sempre di Pisa, per poi approdare al Politecnico Federale di Losanna in svizzera.

Dopo vari studi, pubblicazioni, master, ha vinto il concorso come professore nella Pittsburgh University.

Ha poi parlato della sua attività di ricercato e professore ed ha collaborato e collabora con altri professori e scienziati per la programmazione di apparecchiature per i pazienti che hanno subito gravi lesioni al midollo spinale, precisando come tali studi e ricerche abbiano dei costi molto elevati. Nonostante ciò la sperimentazione di stimolatori continua e si intravede qualche risultato importante per consentire a qualche paziente di acquisire, in parte, delle funzioni compromesse da lesioni midollari, ictus ecc.

Studenti del locale liceo hanno posto delle domande su come sia arrivato a tale traguardo e cosa bisogna fare per ottenere risultati brillanti.

Ha risposto che per prima cosa è fissarsi bene in mente ciò che si intende fare, che bisogna a volte combattere e seguire il proprio istinto, anche se talvolta i genitori, sollecitano a fare diversamente.

Per arrivare ai traguardi prestabiliti bisogna combattere, affrontare grossi sacrifici di studio ed anche e soprattutto a livello familiare.

La prossima settimana:

Martedì 30 aprile: dottoressa Paola Dinoi: “Il sistema immunitario – rete di sorveglianza dl nostro organismo”.









img
Cucina d'asporto e Catering
con Consegna a domicilio

Prenota Ora