lunedì 02 dicembre 2024


08/07/2024 06:58:02 - Manduria - Attualità

Un’opportunità per riflettere attraverso il teatro dell’assurdo, su cosa significhi essere umani e su come possiamo resistere alla disumanizzazione e all'incomunicabilità

Sono trenta gli studenti impegnati in questa importante opera teatrale. 20 gli attori sul palco, e altri 10 studenti “dietro le quinte” occupati tra scenografia e costumi, direzione di scena e direzione audio-video. Diretto dalle professoresse Angela Falcone e Ilaria Marzo, “Rhinocéros – il Rinoceronte" di Eugène Ionesco è un'opportunità per riflettere attraverso il teatro dell’assurdo, su cosa significhi essere umani e su come possiamo resistere alla disumanizzazione e all'incomunicabilità. Ionesco utilizza la figura del rinoceronte per simboleggiare la perdita dell'umanità. Questo imponente mammifero, capace di attaccare ma anche di affascinare, diventa il simbolo di un'attrazione fatale verso il conformismo. Cederà anche Bérenger, il giovane protagonista, o riuscirà a resistere, rimanendo l'unico uomo?

L’opera è stata rappresentata per la prima volta nel 1959 in Germania a denunciare proprio il desiderio irresistibile di omologarsi e la tentazione di abbandonare la propria unicità per fondersi con la massa, diventando così un anonimo rinoceronte. L'allusione al nazismo e ai totalitarismi, come manifestazioni terrificanti dell'unidimensionalità, è chiara ed inequivocabile. Gli studenti parleranno sia in italiano che in francese, lingua di origine dell'opera, che riemerge per marcare i momenti più significativi dell'azione, quelli in cui, nella follia generale, i personaggi colgono verità profonde e fotografano causticamente la realtà che si sta verificando sotto ai loro occhi.

“Confrontarsi con questa pièce di Ionesco è stata un’esperienza fantastica - dichiara la prof.ssa Angela Falcone - nella quale abbiamo sperimentato fusione di anime e di sentire anche diversi tra loro, grazie all’apporto costante e fecondo di ciascun partecipante al progetto. Il lavoro di lettura ed interpretazione ci ha consentito di attivare forza comunicativa, di intercettare entusiasmi ed energie, di amalgamarli nella tensione comune verso l’obiettivo della «mise an scène». « L’amitié malgré tout », la nostra amicizia al di là di tutto, il piacere di costruire insieme, di trovare connessioni, é stato il dono più ricco di questa avventura, al di là di ogni risultato”.

“Vedremo rinoceronti con la paglietta, accese discussioni a passo di tango e altre assurdità, esilaranti eppure significative – spiega la prof.ssa Ilaria Marzo -La nostra messa in scena ha cercato un compromesso tra l'intenzione dell'opera di abbandonare la tradizionale coerenza logica, linguistica e di relazioni, da una parte, e la necessità, dall’altra, di guidare i giovani attori nella costruzione dei personaggi, dotandoli di motivazioni proprie, della loro storia, delle emozioni che li animano o che li colgono all'improvviso. Però sempre, guidati da Ionesco, con la chiave dell’autoironia, o, per dirla con lui, della 'parodia della parodia' ”.

“Le questioni sollevate da Ionesco, pur cambiando tono con il passare del tempo, restano di estrema attualità – commenta il dirigente scolastico Maddalena Di Maglie - In un mondo in cui gli strumenti di alienazione sono sempre più sofisticati, è fondamentale preservare la nostra coscienza e resistere alla tentazione del conformismo. E noi abbiamo sempre creduto nel teatro, sia agito che fruito, come strumento di riflessione critica e di consapevolezza sociale”.

Dettagli dell'evento:

Titolo: Rhinocéros di Eugène Ionesco

REGIA: Angela Falcone, Ilaria Marzo

Trama

In una piccola città della Francia, in cui tutti si conoscono e si spiano a vicenda, un rinoceronte attraversa le strade nello sconcerto dei passanti. Da quel momento inizia una serie inarrestabile di disastri. Chi può testimoniare viene deriso, mentre le apparizioni di rinoceronti si moltiplicano. Intellettuali e pensatori tentano improbabili spiegazioni ma la rinocerontite dilaga. Cederà anche Bérenger, il giovane protagonista, o riuscirà a resistere, rimanendo l'unico uomo?

Il cast

ATTORI

Bérenger                               Leonardo Caldarola

Jean                                       Salvatore De Pascalis

Daisy                                    Felicita Maiorano

NEL CAFFÈ

La padrona del Caffè         Roberta Desantis

Suo marito                           Christian Mancini

La cameriera                       Sara Massafra

La madre                             Giorgia Barbieri

La figlia                               Giada Pagliara

La casalinga                        Sara Lombardi

Il filosofo                             Fabiana Semeraro

L’allievo                               Ingrid Taurisano

IN UFFICIO

Sig. Papillon                         Giulia D’Elia

Sig. Dudard                          Martina Solazzo

Sig.ra Botard                       Francesca Carbone

Sig.ra Boeuf                        Giorgia Caforio

Pompieri                              Nisrine Mahraj, Marcello Miglietta

ALTRI RINOCERONTI

Letizia Dimitri - Alice Dimilito - Giada Koni 

SCENOGRAFIA E COSTUMI

Francesca Gioia – Chiaraluna Lomartire - Miriam Micelli – Chiara Zezza – Sara Zizza - Laura Mola - Gloria Distratis - Giada Fusco - Giorgia Stranieri

ASSISTENTI ALLA REGIA

Direzione di scena                 Gregorio Massafra, Sofia Spinelli

Direzione audio-video          Maia De Padova, Francesca Ciccarese, Francesca Carbone

 











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