I candidati sono tre: i sindaci di Grottaglie Cirò D’Alò, di Martina Franca Gianfranco Palmisano e di Maruggio Alfredo Longo
Alfredo Longo si candida alla presidenza della Provincia di Taranto.
Sono dunque tre i sindaci candidati: Ciro D’Alò (Grottaglie), Gianfranco Palmisano (Martina Franca) e Alfredo Longo (Maruggio). Le elezioni, riservate solo ai sindaci e ai consiglieri comunali della provincia di Taranto, si svolgeranno nella giornata di giovedì 22 maggio, dalle ore 8 alle ore 20.
«Il mio Comune è troppo piccolo per fare la differenza e vivo in quella parte della Provincia che non riesce mai a mettersi d’accordo!» scrive in un post Alfredo Longo. «Tant’è che non esprime un presidente della Provincia da ormai 40 anni.
Eppure oggi, grazie al supporto di oltre 100 sindaci e consiglieri comunali ionici, mi candido a rappresentare la Provincia più complicata della Puglia.
Una Provincia eterogenea e contraddittoria, ricordata ingiustamente più per i fumi neri e le polveri sottili piuttosto che per le sue acque cristalline, il Primitivo, le ceramiche, le gravine o la sua storia millenaria!
La nostra è sempre stata una terra di conquista, come se non avessimo le capacità di amministraci da soli, come se avessimo sempre bisogno di qualcuno che debba dirci cosa fare o cosa avere, ma a patto che quello che avremo sarà sempre dopo che lo avranno avuto tutti gli altri.
Nonostante la giovane età sono il sindaco più anziano in carica in questo momento e ho il dovere morale di provare a cambiare le cose.
È desolante andare in Provincia e trovare i corridoi vuoti, come se non esistesse. Eppure quelle strade, che hanno visto negli anni decine di morti, dipendono dalla Provincia; le scuole in cui ogni mattina si recano i nostri figli dipendono dalla Provincia; le autorizzazioni ambientali capaci di migliorare o peggiorare la nostra qualità della vita dipendono dalla Provincia. E quindi cosa vogliamo fare: rimaniamo a guardare quei corridoi vuoti o cerchiamo di cambiare tutto?
Questa volta non sarà come le altre, nessun gioco di potere. Andrá a finire diversamente!
Io non sono un ottimista, ma non ho mai intrapreso una sfida che non avrei potuto vincere. Insieme riusciremo a riappropriarci dell’orgoglio di essere Tarantini !
Sarà un onore lavorare con ogni amministratore comunale e un dovere ascoltare e risolvere le esigenze di ogni territorio».