«Le caratteristiche storico-artistiche e architettoniche della Cappella sono state brillantemente partecipate ai numerosi e interessati visitatori da Nicola Morrone»
Si è conclusa, con grande affluenza di pubblico, nonostante l’inclemenza del tempo, la XXXI edizione della manifestazione Chiese Aperte, evento promosso da Archeoclub d’Italia con lo scopo di far conoscere e valorizzare luoghi di culto poco noti o non sempre fruibili dai cittadini.
«Quest’anno, partendo dai valori veicolati dall’esperienza giubilare, quali la conoscenza, la bellezza e la speranza, la sede Archeoclub di Manduria ha individuato, a tale scopo, la piccola Cappella della Pietà, un edificio del 1600 abitualmente chiuso al pubblico, che storicamente riveste notevole importanza come ultima tappa nel pellegrinaggio di San Pietro da Bevagna a Manduria, quella in cui viene sottoscritto il verbale di riconsegna dell’effigie del Santo» è riportato in un post pubblicato sui social da Archeoclub Manduria.
«Le caratteristiche storico-artistiche e architettoniche della Cappella sono state brillantemente partecipate ai numerosi e interessati visitatori da Nicola Morrone, il quale, con la competenza e la disponibilità che lo contraddistinguono, è riuscito, attraverso il suo racconto, a far riscoprire aspetti dimenticati di una autentica religiosità popolare, di cui le mura dell’edificio ci parlano».