Il comunicato della società: «Se non sarà trovato un accordo con i calciatori, il nostro legale avvierà la procedura di fallimento»
Nella prima mattinata odierna, abbiamo pubblicato, nel nostro portale, un articolo attraverso il quale, dopo settimane di silenzio, avevamo auspicato chiarezza sul presente e sul futuro dell’U. G. Manduria Sport. A distanza di poco più di un’ora, un comunicato è arrivato e ha dei contenuti (non ci riferiamo solo alla parte della grammatica o della forma) che non avremmo mai voluto leggere.
Ecco il testo del comunicato, che lasciamo nella forma in cui ci è stato inviato.
«La società suo malgrado comunica e ufficializza che ha incaricato il legale della stessa per seguire le trattative con gli ex calciatori per poter trovare un accordo. Qualora non si dovesse concretizzare tale possibilità si comunica già che la società esclude di consegnare il titolo al sindaco perchè lo ritiene indirettamente con le azioni e i riguardi ricevuti dallo stesso in questa stagione , indirettamente responsabile. Il legale della società è già stato incarico in tal caso di procedere con il fallimento della società stessa e provvedere con iscrizione di nuova società. Ci spiace dover essere arrivati a tanto ma purtroppo le azioni di tutti i nostri predecessori e Amministrazione comunale hanno portato inderogabilmente a questa soluzione. Questa società da sola con tutti gli ostacoli creati ad ok ha resistito un’intera stagione, basti pensare a quante volte i tesserati per ritardi di pagamento su canoni irripetibili sono stati messi alla porta, già se avessimo avuto lo stesso trattamento destinato a questa società per quasi 100 anni non si sarebbe arrivati a questo punto. Queste le motivazioni che escludono a priori un coinvolgimento e l’ipotesi di lasciare il titolo al primo cittadino . In cuor vostro sapete tutti e lo sapete già da molti anni che la situazione è stata resa drastica e c’è bisogno di un Calcio pulito a Manduria che non vengano tolte vittorie e salvezze solo per quella macchina di giustizia, che seppur giusta, ma non attribuibile o creata da questa gestione ma da altri. Gli attuali gestori non sono riusciti a bloccare tali conseguenze contemporaneamente al sostentamento della stagione in corso, sostenuta in piena autonomia e solitudine osteggiata dalle amministrazioni e non solo».
Anche in mattinata, nel nostro articolo, non siamo volutamente entrati nel merito della paternità delle vecchie pendenze. L’attuale società sostiene di essere stata all’oscuro al momento del passaggio della titolarità del sodalizio; alcuni soci della precedente società sostengono, invece, che, proprio perché il titolo fu ceduto gratuitamente, venne messo in chiaro che esistevano delle pendenze (in ogni caso comunicate via PEC dai calciatori nell’ottobre dello scorso anno).
Ora, però, il problema è un altro. Ancora non si chiarisce a quanto ammontano queste pendenze e, soprattutto, se ne esistono delle altre relative alla gestione del campionato appena concluso.
La compagine di calcio è dell’intera tifoseria, che ha seguito e supportato la società durante tutto l’annata agonistica. Non si può, proprio alla vigilia del centenario della fondazione, ipotizzare il fallimento qualora non si trovasse (cosa molto probabile) un accordo con i calciatori.
L’attuale proprietà è libera di non consegnare il titolo al sindaco. Ma non può non dichiararsi aperta all’eventuale ingresso di un’altra cordata, disponibile a subentrare. Non si possono, ovvero, penalizzare i tifosi e, con essi, l’intera città.
La responsabilità dell’eventuale fallimento non potrà in alcun modo essere, a quel punto, ascritta all’Amministrazione, benché questa non abbia sostenuto in alcun modo la squadra.
Lo ribadiamo ancora una volta: si convochi una conferenza stampa e si illustri l’intera massa debitoria. Quella relativa alla scorsa annata ed eventualmente quella riferita all’annata appena trascorsa. Si manifesti, a quel punto, la disponibilità a cedere il titolo a coloro che eventualmente siano pronti a subentrare.
Altrimenti il fallimento della società, alla vigilia del centenario della fondazione, sarà anche quello di chi ha gestito sinora i conti.