«Continuerò però a pedalare con la mia nuova bici, dedicandomi alle gare randonnée di oltre 100 km»

«La mia avventura paralimpica nella categoria MT1 è giunta al termine».

L’annuncio del campione paralimpico manduriano Leo Melle, forse inaspettato, è arrivato ieri.

Melle chiude questa sua entusiasmante carriera di atleta paralimpico nella categoria MT1, coronata con le due prestigiose medaglie dei Mondiali in Sud Africa.

«Questa categoria mi ha spronato a reagire alle avversità che la vita mi ha riservato» scrive in un post Leonardo Melle. «Guidare un triciclo con un braccio e pedalare con una gamba vi assicuro non è facile. Credo sia arrivato il momento di divertirsi in sicurezza».

Leonardo Melle, esempio di campione sportivo, continuerà però a pedalare. Si dedicherà ad un’altra disciplina-

«Credo sia arrivato il momento di divertirsi in sicurezza. Continuerò a pedalare con il track e a cimentarmi nelle gare randonnée  non agonistiche: si corre su distanze superiori ai 100 km, ma non è una categoria riconosciuta fra le discipline paralimpiche».

Leonardo Melle è stato e continuerà ad essere un esempio straordinario di resilienza e determinazione. Ha sempre affrontato le sfide con coraggio e spirito combattivo, con un unico obiettivo.

«La mia è una sfida contro me stesso: voglio vincere i miei limiti» ha sempre ripetuto.

E, così facendo, ha ottenuto risultati straordinari. Leo non è stato solo un atleta capace di primeggiare in Italia e nel mondo nel ciclismo paralimpico, ma è stato anche fonte di ispirazione per chi si trova in situazioni simili.

«La vera disabilità risiede nella mente di chi non sa guardare oltre» il suo motto.

Melle, insomma, continuerà ad essere una testimonianza di come lo sport possa rappresentare una via di riscatto e di speranza per chi affronta sfide legate alla disabilità.

La sua storia ci ricorda che la determinazione, la passione e la resilienza sono le vere chiavi per affrontare le difficoltà della vita.

Complimenti Leo!