Ha fotografato gli angoli più belli della città. Gli scatti sono stati successivamente manipolati al computer: rappresentano l’evoluzione architettonica degli edifici che sono uno dei più pregiati simboli di Manduria

L’artista digitale Paul David Redfern, dal 2014 Cavaliere della Repubblica italiana per meriti artistici, sta realizzando un progetto dedicato a Manduria denominato “ManduriArt evolution”.
«Da qualche anno trascorro un paio di mesi a San Pietro in Bevagna» ci racconta Paul David Redfern. «Sono rimasto molto colpito dall’architettura di Manduria soprattutto di quella storica e nascosta.
Sto realizzando un progetto dedicato alla città dei Messapi denominato “ManduriArt evolution” e mi piacerebbe sottoporlo alla Vostra cortese attenzione. Il progetto è ideato in collaborazione con Giuseppina Mastrovito (Operatore Beni Culturali Indirizzo Informatico).
Il progetto prende spunto da un incontro con il Museo Archeologico della città avvenuto nel 2023. Visitando, quindi, il Museo, dedicato ai reperti archeologici, mi è venuta l’idea di realizzare delle opere digitali dedicate alla città e soprattutto ai suoi magnifici edifici storici. Il primo passo è stato, dunque, quello di esplorare con la macchina fotografica i vari angoli, in primis quelli più nascosti, e fotografare tutto quello che attirava il mio interesse.
Le fotografie sono state successivamente elaborate al computer creando le Photomorfosi della serie “ManduriART evolution”.
Le Photomorfosi di questa particolare serie sono dunque fatte con gli scatti realizzati in loco e successivamente manipolati al computer. Esse rappresentano, o meglio, questo è il mio intento, l’evoluzione architettonica degli edifici che sono uno dei più pregiati simboli di Manduria. La chiesa Madonna del Rosario, la casa di via Maggi, la chiesa di San Leonardo o il Museo Civico, sono soltanto alcuni esempi di questo percorso creativo.
L'arte di Mandura (ManduriART) quella di coloro che hanno scolpito, messo in opera, dipinto le case, le chiese e le opere pubbliche dei tempi passati, sono ora reinterpretati con le fotoelaborazioni digitali. Estrapolate dal contesto urbano sono oggi parte attiva un nuovo percorso creativo.
In ogni opera troviamo delle figure che simboleggiano l'evoluzione umana che, però, in questo caso, non rappresentano l'evoluzione dell'uomo bensì quella dell'architettura urbana. Ad ogni opera è affiancata una scheda tecnica con i dati delle singole fotografie che la compongono. Ognuno può così ricercare l’ubicazione fisica dell'edificio rappresentato. Uno stimolo a riscoprire quanto ancora possono offrire gli angoli, gli anfratti e le vie cittadine».
A corredo dell’articolo alcuni esempi delle opere digitali.







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