«Chi oggi si erge a esperto, dopo anni di silenzio, dimostra una conoscenza superficiale della situazione. Non bastano due mesi per risolvere ciò che è stato trascurato per decenni»
Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato del consigliere comunale delegato al problema dei cattivi odori, Gregory Gentile. Ecco il testo.
«Apprendo con stupore, ma purtroppo senza sorpresa, le recenti dichiarazioni pubbliche di alcuni movimenti e soggetti politici in merito ai cattivi odori avvertiti nel nostro territorio.
Si tratta di interventi che, oltre a veicolare attacchi personali tramite stampa e social, rischiano di spostare l’attenzione dal merito della questione, alimentando solo confusione.
Come consigliere delegato, sento il dovere di fare chiarezza e riportare la discussione su ciò che davvero conta: i fatti.
Il problema delle molestie olfattive a Manduria è serio, radicato nel tempo e complesso. Non può essere semplificato in slogan, né strumentalizzato per fini polemici.
Chi oggi si erge a esperto, dopo anni di silenzio, dimostra una conoscenza superficiale della situazione. Non bastano due mesi per risolvere ciò che è stato trascurato per decenni.
Siamo di fronte a un territorio costellato da potenziali fonti emissive: impianti di trattamento rifiuti, compostaggio, depuratori, attività agricole e zootecniche, impianti industriali e progetti di biogas.
Ogni fonte richiede indagini tecniche specifiche, perché gli odori non si misurano con un semplice sensore. Servono tempo, dati, condizioni meteo favorevoli, analisi olfattometriche e soprattutto una volontà politica seria e coerente.
Proprio per questo, insieme all’assessore Katia Fusco, al responsabile dell’Area 7 – Ambiente e con il pieno supporto dell’Amministrazione, abbiamo avviato un percorso concreto e coordinato, fondato su dati scientifici e trasparenza. In particolare:
- Pressione sui gestori per installare e potenziare i sensori odorigenei, con il supporto tecnico di ARPA Puglia.Oggi gli impianti dispongono di strumenti più efficaci per il monitoraggio delle emissioni e per l’intervento tempestivo in caso di criticità.
- Controllo continuo dei dati in sinergia con ARPA, l’unico ente titolato, a garanzia dell’affidabilità e oggettività degli interventi.
- Dialoghi attivi con startup e aziende specializzate per dotarci di nuove tecnologie e condurre analisi ambientali in contraddittorio, ampliando la capacità di verifica indipendente.
- Tavoli tecnici regionali seri e operativi: l’ultimo, tenutosi il 18 giugno 2025, ha visto la partecipazione di Regione, ARPA, ASL e gestori, da cui sono emerse nuove strategie condivise per intensificare i controlli.
- Estensione dell’indagine fino a 10 km oltre Manduria, coinvolgendo i territori delle province di Taranto e Brindisi, perché gli odori non si fermano ai confini comunali.
I risultati iniziano a vedersi. Grazie anche alla centralina fissa di ARPA, nell’ultimo anno e mezzo abbiamo registrato una netta diminuzione delle segnalazioni da parte dei cittadini.
Non è un caso, ma il frutto di un lavoro quotidiano, metodico e silenzioso.
A chi continua a cercare visibilità attraverso la polemica o l’attacco personale, rispondo con la mia determinazione.
Non mi faccio intimidire né rallentare da chi semina disinformazione. Il mio impegno – al fianco dell’Amministrazione – resta quello di dare a Manduria risposte concrete, e non parole al vento».

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