Stand, mostre, docufilm e concerto finale con Haitra per celebrare un viaggio lungo undici comuni

Ultima tappa, grande festa. Si chiude domenica 13 luglio a Manduria, nel cuore del chiostro del convento degli Agostiniani e poi in largo Santa Maria, il viaggio partecipato di “Terre del Primitivo in Festa: un territorio da condividere”, l’iniziativa che ha toccato undici Comuni del comprensorio, con il coinvolgimento attivo delle comunità e la riscoperta dell’identità locale.
Il GAL Terre del Primitivo, promotore del progetto nell’ambito del “Laboratorio permanente sull’identità locale per la realizzazione del Museo Diffuso delle Terre del Primitivo”, invita tutta la cittadinanza a prendere parte all’appuntamento conclusivo che avrà inizio alle ore 20 con il convegno istituzionale, cui prenderanno parte:
· Gregorio Pecoraro, sindaco di Manduria
· Dario Daggiano, presidente del GAL Terre del Primitivo
· Rita Mazzolani, direttore del GAL
· On. Dario Iaia, deputato
· Donato Pentassuglia, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia
A seguire, la proiezione del docufilm “Terre del Primitivo: vite da raccontare”, la mostra interattiva sugli elementi identitari del territorio, l’allestimento degli stand enogastronomici e il gran finale musicale con il concerto del gruppo HAITRA, portavoce della musica tradizionale salentina.
Con l’appuntamento di Manduria si conclude un percorso che ha saputo raccogliere entusiasmo, consensi e partecipazione trasversale. Dalle piazze ai chiostri, dai centri storici agli angoli più suggestivi, il progetto ha rappresentato una vera e propria festa del territorio, un modello di valorizzazione condivisa, capace di raccontare la bellezza autentica delle Terre del Primitivo attraverso i linguaggi dell’arte, della memoria, del gusto e dell’incontro.
Ogni evento è stato pensato non solo come occasione di celebrazione, ma come spazio di confronto tra cittadini, operatori culturali, amministratori locali, famiglie e giovani generazioni. Grande attenzione è stata riservata alla dimensione educativa, con laboratori per bambini incentrati su ambiente, sostenibilità e radici culturali, e alla valorizzazione dei prodotti locali, attraverso itinerari del gusto e momenti di degustazione.
Il cuore dell’iniziativa, però, è stato il coinvolgimento diretto della comunità, chiamata a riscoprire – e in molti casi a raccontare in prima persona – gli elementi identitari più profondi del proprio territorio: storie, tradizioni, sapori, luoghi della memoria e saperi artigianali.
Il GAL Terre del Primitivo ha voluto costruire, attraverso questo progetto, una narrazione corale e moderna, capace di intrecciare il passato e il presente in una visione di futuro sostenibile. Un piccolo museo diffuso a cielo aperto, in cui ogni Comune ha avuto il suo spazio per esprimere la propria unicità e il proprio ruolo all’interno di un sistema territoriale coeso. L’augurio, condiviso dai tanti partecipanti, è che questo modello possa essere ripreso e ampliato nei prossimi anni, per continuare a far crescere, promuovere e far vivere con orgoglio le Terre del Primitivo.

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