venerdì 05 dicembre 2025


15/07/2025 17:17:45 - Manduria - Attualità

«Rischia di compromettere la crescita urbana e il benessere dei cittadini. Occorre invece stimolare un processo di riqualificazione che rigeneri il centro storico e le aree più degradate, favorendo il ritorno dei residenti e attività economiche e contribuendo alla vitalità complessiva del territorio»

Riceviamo, e pubblichiamo, un intervento dell’ex sindaco Antonio Curri, già presidente provinciale dell’Ordine degli Ingegneri. Ecco il testo.

«Il Consiglio comunale del prossimo 21 luglio approverà  il lavoro espletato dall’Ufficio Tecnico e dalla Commissione consiliare riguardante le “Osservazioni” fatte pervenire dai cittadini.

Alcuni sono stati meritevoli di essere accolti, altri no, a loro dire! E comunque bisogna andare avanti!

Il nuovo PUG, così come proposto, si presenta come l’ennesimo tentativo di “reimmaginare” un impianto ormai superato, che ha trascorso troppo tempo a rincorrere vecchi schemi e a trascurare le opportunità di sviluppo sostenibile, innovazione e inclusione che il nostro tempo richiede.

E’ ormai evidente che l’approccio statico e anacronistico rischia di compromettere la crescita urbana e il benessere dei cittadini, senza offrire soluzioni efficaci per le sfide ambientali, sociali ed economiche del presente e del futuro.

Ritengo che le istituzioni debbano cambiare rotta, privilegiando un processo di pianificazione partecipato, trasparente e innovativo e che tenga conto delle migliori pratiche internazionali e delle esigenze reali della comunità.

Quante mancate opportunità in questi cinque anni, per la “testardaggine” dell’Amministrazione comunale a non “consolidare” gli espropri e/o proporre sistemi alternativi con i proprietari, per dare ai cittadini quegli spazi necessari che una comunità richiede!

In questi ultimi giorni, ho assistito ad un timido tentativo per aprire il collegamento di una strada tra via Senio e via Martiri della Resistenza, naufragato miseramente perché non è stato raggiunto in “toto” l’obiettivo prefissato!

Per non parlare del “quartiere Barce”, impossibilitato a dotarsi delle infrastrutture principali come acqua e fogna, a causa della mancanza di acquisizione al demanio della rete viaria esistente.

Tutto ciò, per mancanza di “accantonamento dichiarato di risorse economiche” nella redazione dei Bilanci di Previsione, con successivo utilizzo delle stesse teso ad affrontare quelle problematiche che certamente il Nuovo PUG da solo, non potrà assolvere.

Ricordo ancora l’intervento in Consiglio comunale del compianto ing. Fiorenza in occasione dell’approvazione del primo Piano Regolatore del Comune di Manduria!

In quell’occasione ebbe a dire che “la tipizzazione delle aree edificabili non basta per poter rendere utile uno strumento urbanistico come il PRG. Si ha bisogno degli strumenti “Attuativi”(Piani Particolareggiati) per rendere armonico e soddisfacente lo strumento urbanistico che andiamo ad approvare” Sono trascorsi 52 anni e la problematica si ripresenta anche alla luce della relazione degli estensori del nuovo strumento urbanistico!

Solo attraverso un approccio moderno, flessibile e lungimirante si potrà costruire una città all’altezza delle sfide di domani, abbandonando definitivamente le logiche superate che hanno caratterizzato il trentennio passato.

Identificare aree centrali, che grazie alla loro posizione strategica, possono essere facilmente riqualificate e attrarre residenti e attività (es. l’ex teatro Candeloro non più funzionale a quanto era previsto al momento della sua realizzazione, l’ex deposito vitivinicolo sulla via per Uggiano, l’area scoperta in corrispondenza di via Kassala e collegata con via XX Settembre)

Promuovere investimenti pubblico-privati, creando sinergie che incentivino il recupero di immobili abbandonati, attraverso agevolazioni fiscali non di facciata ma contributi o partenariati che siano appetibili;

Implementare  politiche di incentivazione per proprietari e investitori, come riduzioni di tasse e facilitazioni burocratiche;

Riorganizzare i servizi urbani e le infrastrutture per rendere queste zone attrattive, migliorando mobilità, servizi pubblici e spazi pubblici.

In questo modo, si può stimolare un processo di riqualificazione che rigeneri il centro storico e le aree più degradate, favorendo il ritorno dei residenti e attività economiche e contribuendo alla vitalità complessiva del territorio.

L’Amministrazione Comunale di Manduria, in questi 5 anni ha inteso regolarizzare solo alcune pratiche espropriative oltre ad attuare alcuni provvedimenti statali del PNRR.

Non ha inteso “spingere e/o promuovere” la “Perequazione Urbanistica” tra pubblico e privato al fine di garantire quegli spazi necessari che necessitano per la vivibilità dei cittadini.

Ribadisco ancora una volta che ci sarebbe stato bisogno di un nuovo approccio al nuovo strumento urbanistico, completamente ignorato da questa Amministrazione!

Concludo dicendo che l’euforia appalesata nei giorni scorsi ed evidenziata da alcune testate giornalistiche mi lascia quanto mai perplesso!

Gli atti consequenziali all’approvazione del PUG, per renderlo “fruibile”, dovranno avere il sostegno “ Politico ed Economico” di questa Amministrazione e  maggiormente di quella futura, altrimenti abbiamo prodotto solo  come si diceva in un famoso film “Chiacchiere e distintivo”.

Spero proprio che si vada nella giusta direzione, altrimenti non è stato “calato l’asso” dall’Amministrazione comunale, ma è stata preparata una “polpetta avvelenata” per chi viene dopo! O no?».

 

Ing. Antonio Curri

già Presidente Ordine Ingegneri della Provincia di Taranto