«Invece di ascoltare i cittadini, vi preoccupate più della vostra immagine che dei problemi reali. E quando qualcuno vi mette di fronte a delle criticità, invece di rispondere con fatti e soluzioni, preferite la battuta stizzita o il discredito personale»

Riceviamo e pubblichiamo, un intervento di Luigi Olivieri. Ecco il testo.
«Scrivo spesso post, pubblico foto, faccio segnalazioni. Documentare il degrado che vedo ogni giorno sul nostro territorio non è un passatempo, ma un gesto di responsabilità civica. Lo faccio perché tengo a questo luogo e mi dispiace vederlo abbandonato, trascurato, lasciato all’incuria.
Recentemente, un amministratore locale ha risposto alle mie segnalazioni con sarcasmo, dicendo che vorrebbe vedermi al suo posto per capire se sarei capace di fare meglio. Mi preme chiarire una cosa: io non faccio politica, non ho ambizioni di potere, né velleità di comando. Voto, come ogni cittadino, nella speranza che chi è più competente di me sappia amministrare con serietà e concretezza.
Purtroppo, mi sono accorto che molti di voi, eletti per migliorare il territorio, sono diventati esperti solo nell’apparire. Invece di ascoltare i cittadini, vi preoccupate più della vostra immagine che dei problemi reali. E quando qualcuno vi mette di fronte a delle criticità, invece di rispondere con fatti e soluzioni, preferite la battuta stizzita o il discredito personale.
Segnalare un marciapiede rotto, un parco abbandonato, una strada pericolosa non è un attacco politico: è un gesto di partecipazione. Se davvero vi sta a cuore il territorio che amministrate, allora ascoltate, osservate e soprattutto agite. Perché le parole, le conferenze stampa e i post patinati non sistemano i problemi. I cittadini non chiedono miracoli, chiedono solo che chi governa sia all’altezza del ruolo che ha scelto di ricoprire».

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