venerdì 05 dicembre 2025


16/07/2025 17:20:34 - Manduria - Attualità

«Siamo ormai a metà luglio, e passeggiando per le nostre marine da Taranto a Manduria, la desolazione è alquanto imbarazzante. Non c’è un’anima…»

Riceviamo, e pubblichiamo, una interessante riflessione di Diomede Turco sul turismo nell’alto Salento.

«Siamo ormai a metà luglio, e passeggiando per le nostre marine da Taranto a Manduria, la desolazione è alquanto imbarazzante. Non c’è un’anima!

Come diremmo da queste parti.

È un fenomeno che, da qualche anno, sta sempre più aumentando, i turisti e i cittadini locali, preferiscono spostarsi e viaggiare altrove. Ma come mai?

Dal caffè ad un primo, dall’affitto di un alloggio al pernotto in un b and b, dal parcheggio a pagamento, ai continui blocchi del traffico (ZTL): siamo diventati cari ed inarrivabili!

Cari senza alcun motivo, visto che tranne alcune località italiane (Venezia, Capri ecc), molto lontane dalle nostre marine, per il resto altrove si spende meno e ci sono molti più servizi!

Inarrivabili, perché se puntualmente vengono chiuse al traffico le litoranee, senza strade secondarie a percorrenza (non stradine dissestate!), e senza aree comode di parcheggio (senza prezzi giornalieri da rapina) un turista o semplicemente un cittadino, come ci arriva?! O quando mai penserà di ritornarci più?!

Non parliamo della differenza abissale nei servizi, basti guardare il basso Salento! E spesso, anche i prezzi sono differenti!

La beffa è che questi aumenti e queste continue decisioni politiche “illogiche”: pesano in primis su noi cittadini.

Forse è il caso di iniziare a rivedere cosa significa fare turismo. Il turista va coccolato, viziato (oserei dire) e deve percepire che la bellezza del posto, in cui si trova, e la qualità dei servizi, lo facciano stare come a casa sua, anzi meglio!

E se per primi siamo noi, abitanti e cittadini, ad essere continuamente “bastonati” da scelte scellerate e continui aumenti, figuriamoci cosa potrà mai cogliere un turista; venuto la prima volta, andrà via dicendo “hanno l’oro e non lo sanno sfruttare” e non solo non tornerà più, ma dirà che il Salento è caro e senza servizi.

Questo solo chi viaggia, ed esce fuori dal proprio nido “culturale”, può capirlo. E più passerà il tempo e sempre peggio sarà se non si affrontano realmente tutte le questioni.

Mi auguro, di sbagliarmi, ma qui si sta tornando indietro, sicuramente più poveri di prima».

(ndr, nella foto Montedarena, Marina di Pulsano)