Il commissario cittadino de “La Puglia Domani” rivolge una serie di quesiti alla Corte dei Conti, fra cui chiarimenti sui costi suppletivi che si dovranno affrontare

«Io sottoscritto Durante Arcangelo, in qualità di commissario cittadino di Manduria di “La Puglia Domani”, espongo quanto segue.
A seguito della ricezione di fondi europei PNRR per un importo di 5 milioni di euro, il Comune di Manduria approvava un progetto di rigenerazione urbana del centro cittadino, consistente nel rifacimento di viale Mancini fino al piazzale della stazione e la rifunzionalizzazione del mercato coperto. In ordine a quest'ultimo punto, venivano previste attività di demolizione e recinzione delle vetuste strutture esistenti in funzione della realizzazione di un parcheggio sotterraneo e della riqualificazione del mercato come centro culturale ed economico del centro storico.
A seguito dell’installazione dell’opportuno cantiere nell’area del vecchio mercato coperto, iniziavano i lavori. Non mancavano le perplessità da parte dei cittadini, alcuni dei quali, anche a mezzo di alcune segnalazioni, facevano presente le condizioni di criticità di quella zona, in riferimento ad un possibile cedimento del suolo. Ciò nonostante, nessuna cautela veniva approntata dal Comune di Manduria, il quale faceva transitare all'interno del piazzale del vecchio mercato coperto, un grosso escavatore funzionale ai lavori previsti. In data 6 marzo 2025, si verificava uno spiacevole quanto pericoloso episodio che avvalorava le preoccupazioni espresse di cui sopra: il terreno del mercato coperto cedeva improvvisamente, inghiottendo l'escavatore mentre era in movimento. Per fortuna, l'operaio che manovrava il mezzo non riportava conseguenze fisiche.
E' palese una responsabilità grave da parte dell’Amministrazione del comune di Manduria, la quale, nonostante il paventato rischio, dava avvio ai lavori previsti senza preoccuparsi dei potenziali danni che sarebbero potuti insorgere. Nella fattispecie, infatti, non irrisori saranno i costi di rimozione del pesante escavatore sprofondato nel suolo.
In seguito all’incidente un po' tutta la cittadinanza si aspettava chiarezza in merito a quanto accaduto, soprattutto in relazione ai tempi di rimozione del macchinario, alla ripresa dei lavori ed ai costi pubblici per porre riparo al sinistro. Invece il Comune di Manduria, dopo aver sospeso i lavori, transennava tutta l’area facendo cadere l’incresciosa vicenda nel dimenticatoio. Ed ecco che ad oggi 29 luglio 2025, dopo quasi 5 mesi, l’escavatore è ancora lì e l'area del centro storico interessata dal transennamento continua di giorno in giorno a subire disagi alla circolazione (oltre che all'estetica) per via del restringimento delle carreggiate. Tutto il quartiere del centro storico unitamente al resto della cittadinanza manduriana si chiedono quando riprenderanno i lavori e quando verrà tirato fuori il pesante escavatore.
Tutta questa situazione, che si protrae nel tempo, desta perplessità e legittime preoccupazioni, sia in merito alla opportunità e regolarità degli anzi descritti lavori ma in primis sulla trasparenza amministrativa.
Alla luce di tanto, io sottoscritto Arcangelo Durante, in qualità di commissario cittadino di Manduria di “La Puglia Domani”
chiedo
alla Ill.ma Corte dei Conti – Sezione Regionale di Bari di fare luce sulla sopra esposta vicenda che sta interessando il centro storico della città di Manduria connessa al discutibile piano di rigenerazione urbana del centro cittadino di Manduria; in merito alle responsabilità conseguenti allo sprofondamento dell'escavatore in data 06-03-2025; su eventuali cautele che non sono state adottate; chiarimenti circa costi pubblici e tempistiche di rimozione dell’escavatore; trasparenza sulla ripresa dei lavori e la rimozione del transennamento che impedisce la regolare circolazione stradale nell'area circostante al mercato coperto».
Il commissario cittadino di “La Puglia Domani”
Arcangelo Durante

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